Concessioni demaniali, Mallegni: “Il governo si faccia sentire con l’Ue”

6 dicembre 2020 | 10:08
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Concessioni demaniali, Mallegni: “Il governo si faccia sentire con l’Ue”

Il senatore: “Una mazzata per il settore”

Arrivata la messa in mora dall’Unione Europea sulle concessioni balneari. La procedura della Commissione sembra “scagliarsi senza pietà contro i titolari degli stabilimenti, già stremati da questa difficile stagione passata. L’infrazione si baserebbe sul mancato adeguamento alle direttive europee da parte del Governo italiano che, nel mese di Luglio scorso, ha prorogato ulteriormente le autorizzazioni vigenti fino al 2033”. Lo dice il senatore Massimo Mallegni.

“La questione delle proroghe per le concessioni balneari trova origine ormai anni fa quando  – racconta il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni – l’intervento mio e del senatore Gasparri si rivelò molto importante per arrivare a una norma di estensione delle concessioni al 2033, contenuta nella legge di bilancio del 2019”.

“Successivamente però il Governo italiano non ha prodotto gli atti necessari per attuare la norma, motivo per cui essa non è compatibile con il diritto dell’Unione, cosa che poteva essere evitata se le cose fosse state fatte con maggiore attenzione, rigore, dialogo e collaborazione con i piani alti”, si legge nella nota del Senatore Mallegni.

Nella sentenza del 14 luglio 2016 infatti la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che le autorizzazioni delle concessioni balneari dovessero essere rilasciate per un periodo limitato, al fine di fornire a tutti la possibilità di competere all’accesso delle risorse, già di per sé limitate.

“Questa sentenza ha lasciato indubbiamente nella confusione i titolari degli stabilimenti balneari che in questo modo, dopo una stagione mai davvero iniziata, rischiano il vero e proprio collasso a causa di un’azione di Governo che – limitandosi alla norma – non ha mai e poi mai agito in trattativa seria con la Commissione e tantomeno con l’Eurogruppo”, continua Mallegni.

“E’ il momento che il Governo si faccia sentire con l’Europa, senza timore e con fermezza: Forza Italia è sempre stata accanto alle imprese del mare e anche questa volta esse potranno trovare sicuramente in noi degli alleati coraggiosi e pronti a prendersi le responsabilità per non lasciare affondare un intero settore già con l’acqua alla gola a causa della pandemia”, spiega il Senatore di Forza Italia facendo riferimento a un centrodestra spesso immobile, nel quale i reali bisogni dei cittadini vengono messi in secondo piano rispetto a tutte quelle provocazioni lanciate da Bruxelles e alle quali l’Italia dovrebbe replicare senza indugi.

“L’obiettivo è quindi quello di pretendere che il Governo assuma una linea più chiara e precisa sulla faccenda in sede europea, evitando inutili interferenze affinchè tutto ciò non sembri una mera illusione per tutti i titolari degli stabilimenti balneari che oggi, come non mai, avrebbero bisogno di certezze, frutto di azioni mirate e non sbrigative”.