Fantozzi e Veneri (FdI): “Agenzie di viaggio al fallimento e i ristori non arrivano”

Il consigliere presenterà una mozione in Consiglio
“Le agenzie di viaggio sono sull’orlo del fallimento, non possono bastare i mille, duemila euro di contributi regionali. I ristori del Governo non sono ancora arrivati e serve la proroga della cassa integrazione sino a giugno”, queste le parole del vice-capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Vittorio Fantozzi, che presenterà una mozione firmata dal gruppo regionale Fdi.
“Nella sola provincia di Arezzo 57 agenzie di viaggio dispongono di una forza lavoro di oltre 250 persone. Stanno aspettando contributi statali che non arrivano”, dichiara il consigliere Gabriele Veneri (Fdi).
“Il lockdown delle agenzie di Viaggio non si è mai concluso. Tutti i segmenti che compongono il comparto (l’incoming, l’outgoing, i viaggi d’affari, il turismo invernale, l’organizzazione di eventi e il turismo scolastico) sono stati travolti da febbraio dalle misure restrittive per il contrasto della diffusione del Covid e più recentemente, quel poco che era ancora attivo, dai Dpcm del 24 ottobre e del 3 novembre scorso. Le imprese hanno perso sino al 90 per cento del fatturato, sono a rischio fallimento – dichiara Fantozzi -. L’aiuto a fondo perduto deciso dalla Regione è riservato a chi, tra maggio ed agosto, ha perso almeno un terzo del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019: con contributi da mille a tremila euro, pari al 20 per cento delle perdite, per microimprese e professionisti e da duemila a quattromila euro, equivalenti al 15 per cento del minor fatturato per tutte le altre imprese”.
“Servono contributi regionali più corposi, la Regione deve inoltre sollecitare il governo affinché i ristori annunciati vengano realmente erogati oltre a prorogare, per i dipendenti, la cassa integrazione Covid fino a giungo. Il settore del turismo garantisce il 13 per cento del Pil nazionale equivalente ad un giro d’affari di quasi 230 miliardi di euro e quanto stanziato dal Governo copre solo in minima parte tali cifre”, aggiunge.
“Nella sola provincia di Arezzo 57 agenzie di viaggio dispongono di una forza lavoro di oltre 250 persone. Stanno aspettando contributi statali che non arrivano e contano sulla cassa integrazione per i dipendenti. Chiuderanno questo nefasto 2020 con una perdita di fatturato tra l’80 per cento ed il 90 per cento. Il ritorno ai fatturati pre-Covid ci sarà soltanto nel 2023/2024 nel frattempo il rischio concreto è quello del 30 per cento delle chiusure – fa sapere il Consigliere regionale Gabriele Veneri (Fdi) -. Le agenzie più grandi andranno avanti, anche grazie alla biglietteria aerea e ferroviaria, ma quelle più piccole ripartiranno? Servono contributi adeguati al settore e la proroga della Cig almeno fino a giugno. Il governo deve erogare i ristori promessi, ha lasciato aperte le agenzie di viaggio ma di fatto sono da febbraio che non lavorano visto che non c’è prodotto da vendere”.