La Toscana resta ‘zona arancione’. Menesini e D’Ambrosio: “Sbagliato creare aspettative”

Il sindaco di Capannori e presidente della Provincia: “Rischio mega assembramenti con le riaperture al 20 dicembre”
La Toscana? Resta zona arancione anche da domenica. Una delle poche in tutta Italia, in base ai criteri stabiliti a livello nazionale per l’assegnazione dei ‘colori’.
A spiegarne il motivo è il sindaco di Capannori e presidente della Provincia, Luca Menesini: “La Toscana resta arancione – dice – Esattamente come ho provato a spiegare in questi giorni, il ministero della salute non ha fatto sconti alla Toscana rispetto alla regola che sta applicando fin dall’inizio di far stare una regione in fascia arancione 15 giorni prima di passarla “gialla”.Pertanto domenica 13 dicembre diventano gialle Lombardia, Piemonte, Basilicata e Calabria, che erano arancioni da prima della Toscana“.
“La Regione – spiega Menesini – ha sbagliato a creare un’aspettativa senza avere la certezza del risultato. Stiamo vivendo una fase delicata, ci vogliono cose reali. Chiederò alla Regione di dare ulteriori ristori alle attività dei territori che stanno davvero faticando a causa della chiusura obbligatori”.
“Di reale – prosegue Menesini – c’è il fatto che i dati legati al Covid in Toscana stanno migliorando. L’Rt (indice di trasmissibilità) è sceso sotto l’1 e i ricoveri sono in calo. Restano occupate le terapie intensive, che però se le cose continuano così dovrebbero cominciare a scendere. Detto questo, c’è bisogno di un ulteriore intervento economico verso le attività toscane che restano chiuse. Infine, ritengo sia necessario un approfondimento su quanto convenga nella lotta al Covid rendere la Toscana gialla dal 20 dicembre: si rischiano mega assembramenti perché tutti rientreranno quel giorno.Bisognerebbe che a Roma riflettessero su questo e decidessero in modo da evitare situazioni che semplificano la diffusione del Covid”.
Dello stesso avviso anche il sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio: “Per me ha sbagliato il presidente Giani a creare tutte queste aspettative, ha sbagliato ad annunciare un ritorno alla zona gialla senza averne prima certezza, ha sbagliato a gestire questa cosa con tanta sicurezza, smentita poi nei fatti. È vero che in Toscana l’Rt è più basso della media nazionale, ma è altrettanto vero che restano alte l’incidenza dei casi sulla popolazione e l’impatto sui servizi sanitari per sovraccarico di terapie intensive e area medica”.
“I cittadini e le attività commerciali ed economiche hanno bisogno di capire – conclude – hanno bisogno di informazioni certe e hanno bisogno di realtà: la realtà in questo momento è data da ciò che si può fare per lavorare e per vivere e da ciò che si deve fare per sostenere i settori più colpiti.
A maggior ragione che restiamo in zona arancione, facciamo tutti la nostra parte: i regali di Natale compriamoli ad Altopascio, nelle nostre botteghe, nei nostri negozi. C’è bisogno di fare squadra, per garantire la salvaguardia del nostro paese”.