Tambellini, al via l’anno più difficile: “Pronti a dare risposte straordinarie a problemi straordinari. Lavoriamo sulle priorità ma anche sulla programmazione”

8 gennaio 2021 | 11:46
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Tambellini, al via l’anno più difficile: “Pronti a dare risposte straordinarie a problemi straordinari. Lavoriamo sulle priorità ma anche sulla programmazione”

Il primo cittadino a 360 gradi in vista dell’ultima parte del mandato: “Entro il 2022 approveremo il piano operativo con al centro la rigenerazione urbana. Manifattura? Per ora c’è una sola vera proposta sul tavolo”

Inizio anno, tempo di bilanci. Anche per il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, che si trova davanti un anno che si annuncia difficile, soprattutto per gli effetti socioeconomici legati alla pandemia in corso.

Con il primo cittadino abbiamo parlato di alcuni temi caldi per la città e di prospettive per il governo della città, anche in vista dell’appuntamento elettorale della primavera 2022.

Sindaco Tambellini, quello che sta per terminare è senza dubbio l’anno più difficile per chiunque guidi un’amministrazione. Per guardare con ottimismo al futuro cosa le resta del 2020 come elemento da cui ripartire?
Sì, l’anno appena concluso – dopo il 2012, l’anno dell’inizio – è stato senza dubbio il più difficile del mio mandato da sindaco. Ancor più difficile a causa della malattia, che mi ha costretto a casa per due mesi nel primo lockdown. Tuttavia, nonostante, le difficoltà, nonostante le preoccupazioni e nonostante che nessun Comune prima di marzo si fosse mai trovato a gestire un’emergenza simile, il Comune di Lucca, la nostra amministrazione comunale, è riuscita a dare risposte straordinarie per problemi straordinari. Il Comune è sempre presente e continuerà ad esserlo: abbiamo messo in piedi una prima manovra da 12 milioni di euro, replicata poi da tantissimi altri Comuni in tutta Italia (anche da Comuni di orientamenti politici diversi dal nostro, basti pensare a Pisa). E non ci siamo fermati: perché durante l’estate e poi nell’autunno abbiamo lavorato per liberare nuove risorse: oltre un milione di euro per il settore educazione e scuola, tra investimenti nelle strutture, didattica all’aperto, gratuità per due mesi di asilo nido, forti agevolazioni per i centri estivi. Un altro milione e mezzo di euro, invece, è stato messo sul settore sociale e per la prima volta siamo riusciti a erogare i contributi affitto anche per i cittadini ricadenti in fascia B, cioè coloro che hanno un Isee leggermente più alto, ma che hanno comunque diritto a una riduzione o a un contributo per il pagamento del canone di locazione. Gli scorsi anni riuscivamo a soddisfare i beneficiari della fascia A, quest’anno abbiamo voluto trovare ulteriori risorse per raggiungere anche quest’altro gruppo di persone: siamo uno dei pochi, se non addirittura l’unico, comune capoluogo in Toscana a farlo.

Siamo andati avanti anche per il settore commercio, che è l’anima viva della nostra città, e per tutti quei settori che vivono più di altri gli effetti negativi del Covid-19: nuove agevolazioni per le imprese, per quanto riguarda la Tari e il contributo affitto, per la gratuità del suolo pubblico e per le agevolazioni – tante e diversificate – che abbiamo previsto per la sosta. Non solo: al 31 dicembre abbiamo liquidato e pagato tutte le fatture che avevamo, soprattutto per quanto riguarda fornitori, ditte eccetera. Anche questo è un modo per tenere viva l’economia del nostro territorio e per dare una boccata d’ossigeno alle nostre imprese.
Il tutto grazie a una capacità di risposta, da parte della macchina comunale, da parte della politica, che è stata puntuale, veloce, presente, costante: e questo è senza dubbio un elemento di grande concretezza, che spero dia nuovo slancio anche nel futuro all’apparato amministrativo-burocratico pubblico non solo del nostro Comune, ma in generale del nostro Paese.
Insomma, noi siamo sul pezzo. E continueremo ad esserci: questa è la certezza più forte; è la promessa più alta che ci portiamo dietro e che guiderà la nostra azione per tutto il 2021.

Che voto darebbe all’azione della sua giunta nell’anno che sta per concludersi, al netto dell’emergenza Covid? E perché?
Il giudizio è positivo, proprio per le cose elencate nella risposta precedente. Ci tengo ad aggiungere un aspetto: non ci siamo occupati solo di Covid nel 2020. I lavori pubblici non si sono fermati, abbiamo continuato a progettare, investire, realizzare. Sono andati avanti i quartieri social, sono andate avanti le manutenzioni stradali, gli interventi nelle scuole, le nuove realizzazioni, gli interventi sul tema ambientale. Sta andando avanti il percorso che ci porterà all’approvazione del piano operativo comunale. Tutto questo per dire che, nonostante l’emergenza Covid, abbiamo continuato a lavorare per progettare gli anni prossimi del nostro Comune.

Nell’anno si è verificato anche un avvicendamento nella squadra di governo della città: Valentina Mercanti a Firenze e Chiara Martini in giunta. Una valutazione sull’apporto alla sua squadra di entrambe le figure
Valentina Mercanti è stata capace di ritagliarsi una propria autorevolezza e una propria credibilità negli anni in cui ha ricoperto il ruolo di assessore nella giunta. Oggi, da consigliera regionale, ha la possibilità di mettere al servizio dell’intero territorio regionale l’esperienza maturata a Lucca, con un occhio di riguardo per la provincia – quella di Lucca – che l’ha eletta e l’ha portata in Regione. Il Comune di Lucca, il territorio della Piana, la Garfagnana e la Versilia hanno bisogno di risposte su partite strategiche e cruciali per il territorio. Chi siede a Firenze ha una responsabilità in più: dialogare costantemente con gli amministratori locali, recepire le istanze che provengono dal basso, non perdere il contatto con la realtà delle cose e lavorare per trovare soluzioni.
Chiara Martini si trova in una situazione non facile: è diventata assessore nell’anno del Covid, responsabile di uno dei settori più colpiti dalle ripercussioni della pandemia: sta lavorando bene, supportata da tutta la giunta, e questo è ciò che conta.
Mi permetta poi due parole sul resto del mio gruppo di governo: nel 2020 ognuno di loro ha dato un apporto fondamentale per la gestione dell’emergenza, per occuparsi del grande e del piccolo, per lavorare sulle priorità ma anche per programmare i mesi a venire. A ognuno di loro dico grazie. Un grazie che estendo anche ai consiglieri comunali della mia maggioranza, perché sono state presenze luminose nella notte scura.

In questa seconda parte di secondo mandato resta sempre aperto il tema dei grandi contenitori inutilizzati, a partire dalla manifattura tabacchi: si troverà una soluzione definitiva almeno per qualcuno di questi (Carmine, ex Guardia di Finanza, eccetera) entro il 2022?
La rigenerazione urbana è una delle chiavi di lettura e di rilancio del nostro territorio: una chiave inserita anche nel piano operativo. Abbiamo cominciato anni fa, con i progetti e i lavori che ci hanno permesso di ridare vita a luoghi dismessi, abbandonati e decadenti, sia dentro che fuori le Mura. Con i quartieri social stiamo cambiando il volto dei quartieri più popolosi della città, con i progetti approvati e in lavorazione stiamo progettando la riqualificazione e la rigenerazione di aree dismesse che si trovano nelle zone più periferiche del nostro territorio. Certo, la Manifattura resta la sfida più grande di questo mandato: per quanto riguarda la parte nord abbiamo dovuto assistere a due fallimenti delle ditte che avevano vinto la gara. Per quanto riguarda la parte sud, invece, è in corso l’istruttoria della proposta avanzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e da Coima. Quest’ultima è di fatto l’unica vera proposta che ci è pervenuta. Non entro nel merito dell’iniziativa, rispetto alla quale ci esprimeremo compiutamente una volta terminato il lavoro che stanno svolgendo gli uffici. Oggi parlo proprio di concretezza del materiale presentato con la manifestazione d’interesse: nella proposta Coima-Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ci sono ipotesi, conteggi, valutazioni, proiezioni, stime economiche, visioni, progetti, elaborati. Ad oggi è l’unica manifestazione interesse che abbiamo sul tavolo.

A breve incontreremo i rappresentanti di un gruppo guidato da Music Innovation Hub Spa, che ha espresso nelle scorse settimane un proprio interesse rispetto alla Manifattura. Li incontriamo per approfondire la conoscenza delle aziende e per capire se hanno una reale intenzione di elaborare una proposta progettuale formalizzando una vera e propria manifestazione di interesse.

Sul Mercato del Carmine abbiamo investito più di tre milioni e mezzo di euro di risorse nostre, della Regione Toscana e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca: lo abbiamo messo in sicurezza, abbiamo rifatto la copertura del chiostro, abbiamo compiuto quei lavori che sarebbero stati necessari qualora qualcuno decidesse di acquisire e riconvertire l’immobile o di sviluppare lì la propria idea imprenditoriale, commerciale, aggregativa e sociale. Noi siamo pronti per valutare un progetto, per accompagnare potenziali investitori nel percorso di rinascita di quel complesso a cui teniamo moltissimo: purtroppo fino a oggi, a parte tanti discorsi, nessuno si è presentato con un piano di investimenti, con un’idea concreta e realistica. Non perdiamo comunque la fiducia, periodicamente incontro persone potenzialmente interessate e come posso cerco sempre di proporre il Mercato del Carmine.
Per quanto riguarda l’immobile dell’ex Guardia di Finanza, invece, credo che la cosa migliore sia alienarlo.

L’altro tema caldo è quello del piano operativo, le regole per lo sviluppo urbanistico del territorio presumibilmente per i prossimi 20-30 anni: è fiducioso nella conclusione dell’iter entro il 2022? Quali i punti cardine e irrinunciabili dello strumento?
Il piano operativo va concluso entro il 2022, su questo c’è unità di visione con la giunta, con l’assessore di riferimento e con gli uffici. Siamo al lavoro per questo.
Quattro sono gli elementi portanti del piano operativo comunale: stop al consumo di territorio rurale; ricucitura del tessuto urbano per una migliore qualità abitativa dei quartieri e dei territori più periferici, attraverso ristrutturazioni, creazione di luoghi di aggregazione, rigenerazione urbana; accessibilità del territorio affinché sia davvero un territorio per tutti; politica ambientale sempre più spinta verso l’efficientamento energetico, nuove messe a dimora di alberi, creazione di corridoi ecologici, nuovi parchi e progettazione di aree verdi del territorio.

L’opposizione, in vista del 2022, da una parte si fa più aggressiva, dall’altra si è frammentata: crede nella prosecuzione dell’esperienza del centrosinistra alla guida della città anche dopo il suo doppio mandato?
Ci credo fermamente nella prosecuzione dell’esperienza di centrosinistra e lavorerò per questo.
Per quanto riguarda l’opposizione, è giusto che faccia la sua strada. Noi, dal canto nostro, abbiamo voluto invertire la tendenza e offrire all’opposizione la possibilità di non fare solo polemica, di non dire solo “no”, ma di proporre insieme con noi che siamo alla guida della città soluzioni e misure per rispondere all’emergenza Covid. Per questo motivo abbiamo creato un tavolo comunale unitario, nel quale abbiamo discusso la seconda manovra fatta per dare supporto alle imprese e alle attività economiche colpite dalle limitazioni degli ultimi due mesi, portata poi in approvazione nel consiglio comunale. Un modo di fare politica che guarda alla sostanza delle cose e alla possibilità reale di dare risposte a chi ne ha bisogno: questo ci interessa, questo è ciò che ci anima e con questo obiettivo abbiamo chiamato anche i consiglieri di opposizione a una prova di responsabilità.

C’è qualcosa che si rimprovera nella sua attività amministrativa? Qualche compromesso che avrebbe preferito non fare?
Quando nel 2012 sono stato eletto sindaco ho fatto una promessa a me stesso: lavora per il bene comune, mettiti al servizio della collettività, trova sempre il punto di equilibrio per non arrecare danno alla cosa pubblica e alla comunità e non perdere l’integrità morale, l’onestà intellettuale, la trasparenza che credo mi contraddistinguano. Ecco, a distanza di oltre 8 anni sono ancora lì e non mi sposto di un passo. Quindi no, nessun compromesso.

Un augurio alla città per il 2021
Auguro alla mia città, alla nostra speciale comunità fatta di tante persone laboriose, orgogliose e piene di energie, di ritrovarsi stretti in un caldo abbraccio, senza paura, senza dolore, senza difficoltà. Superata l’emergenza sanitaria e le ferite che questa esperienza ci ha lasciato, Lucca tornerà a splendere della sua bellezza, della vivacità culturale ed economica e soprattutto della sua autenticità, restando fedele a quell’essenza che l’ha resa famosa e apprezzata nel mondo. Un luogo da salvaguardare e da valorizzare, da vivere, da conoscere, da scegliere. Una città accogliente di tutti, dove le opportunità, la solidarietà, la sostenibilità, la tradizione, la qualità della vita devono continuare a costituire i valori di una comunità che guarda al futuro con responsabilità, sicurezza e fiducia.