Giannini (Pd): “Ripristinare al più presto il ripetitore di Santa Maria del Giudice”

9 gennaio 2021 | 10:49
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Giannini (Pd): “Ripristinare al più presto il ripetitore di Santa Maria del Giudice”

Appello del consigliere comunale dopo l’attentato incendiario

Ripristinare al più presto il ripetitore della telefonia mobile a Santa Maria del Giudice. A chiederlo – dopo l’attentato incendiario dei giorni scorsi – è il consigliere comunale del Pd Gianni Giannini.

“Una situazione insostenibile – afferma – che crea grande disagio al vivere quotidiano e che non vede una risoluzione a breve. Questo è quanto stanno vivendo gli abitanti della zona sud della città (ex circoscrizione 9), dopo l’attentato al ripetitore della telefonia mobile a Santa Maria del Giudice. Il 29 dicembre ignoti hanno dato alle fiamme con bottiglie incendiarie la centralina ed il ripetitore di telefonia mobile sito a Santa Maria del Giudice. Dopo i doverosi rilievi della Polizia investigativa, il sito è ora in stato di abbandono senza che nessun lavoro di ripristino sia ancora iniziato”.

“La ridotta operatività nella zona di ben due gestori della telefonia mobile (Tim e Vodafone), sta creando pesanti disagi a tutti coloro che attraverso il servizio sono costretti a gestire da casa il proprio lavoro, costringendoli spesso a spostamenti tattici con auto private trasformate in veri e propri uffici mobili – afferma -. Forte apprensione anche dai settori più fragili della popolazione che sentendosi isolati, temono per la propria sicurezza in caso di situazioni di emergenza, oltre che per l’assenza di socialità amicale e familiare. La telefonia mobile è considerata dalla legislazione nazionale un bene di pubblica utilità, con leggi specifiche che la tutelano. E’ per questo che le amministrazioni locali possono solo regolamentare l’istallazione delle antenne in funzione paesaggistica/ urbanistica e monitorarne le emissioni affinché rispettino i parametri stabiliti,ma non possono negarsi alle richieste dei gestori”.

“Ci sono però situazioni in cui il ripetitore, trovandosi in zone soggette a fragilità geologico/ambientale, oppure per accadimenti contingenti o per necessità temporanee dovute a particolari eventi, il Comune può autorizzare l’istallazione di una antenna provvisoria in luogo diverso dalla Concessione iniziale – va avanti Giannini -. L’amministrazione, deve autorizzare se richiesto, ma può anche esercitare potere impositivo affinché il servizio pubblico mantenga la capillarità della copertura del territorio, secondo il programma approvato, anche attraverso soluzioni temporanee che comportino l’impiego di stazioni radio-base mobili. Questo è quanto i cittadini si aspettano nel breve, con soluzioni spontanee da parte dei gestori proprietari della stazione base vandalizzata, o in caso di inadempienza attraverso un diretto intervento degli organi di governo a cui vengono attribuite competenze di controllo politico/amministrativo”.