Edilizia popolare, Baccelli: “Ormai è obsoleta, occorre un nuovo strumento”

15 gennaio 2021 | 15:00
Share0
Edilizia popolare, Baccelli: “Ormai è obsoleta, occorre un nuovo strumento”

L’assessore regionale: “Serve una politica abitativa che non sia semplicemente assegnare un alloggio”

“Edilizia popolare superata. Occorre un nuovo strumento”. Lo afferma Stefano Baccelli.

“Credo  – spiega l’assessore alle infrastrutture e governo del territorio durante il convegno Lucca 2021 organizzato dalla Regione Toscana per parlare del ruolo della rigenerazione urbana nella rinascita sociale e culturale del Paese e fornire a Enti locali e professionisti le informazioni e gli strumenti per proporre progetti da finanziare grazie alle risorse messe a disposizione dall’Europa nell’ambito del progetto Next Generation Europe – che sia ormai obsoleta l’edilizia residenziale pubblica che realizza grandi condomini,consuma suolo, non riesce a gestire la mediazione condominiale e a fornire manutenzione e servizi efficienti. Occorre un nuovo strumento che metta insieme housing sociale, emergenza abitativa e quella che oggi è l’edilizia popolare, una risposta che sia di qualità dell’abitare, di costruzione di una comunità e di relazioni sociali”.

“Serve una politica abitativa che non sia semplicemente assegnare un alloggio – prosegue l’assessore – ma un luogo dove vivere bene e avere ottima qualità della vita,  dunque un nuovo strumento che superi l’edilizia popolare vecchia maniera e dia risposte diversificate, di qualità e rispettose dell’ambiente ai molteplici bisogni abitativi dei cittadini”.

“L’edilizia popolare classicamente intesa – aggiunge Baccelli – andava bene ai tempi di Amintore Fanfani e del Piano casa, quando gli italiani avevano bisogno di un alloggio, qualunque esso fosse. E comunque anche allora c’erano anche strumenti diversi come l’edilizia convenzionata. Io credo che oggi il sistema Erp sia superato. Per prima cosa è sbagliata l’idea di consumare nuovo suolo per nuove costruzioni. Esistono possibilità diverse”.

“Qui in provincia di Lucca – continua l’assessore attingendo alla sua esperienza di presidente della Provincia – c’è un’esperienza di governance che vede capofila la Provincia affiancata da Comuni, associazioni laiche e cattoliche di volontariato. Insieme a Fondazione Cassa di risparmio di Lucca e con un finanziamento di Regione Toscana hanno dato vita ad un progetto di housing sociale grazie al quale sono state realizzate 100 unità abitative senza consumare un solo metro di suolo, ma ristrutturanfi e riqualificando immobili già esistenti”.

L’assessore ha spiegato che la nuova governance del social housing dovrebbe mettere al centro la considetta area grigia, cioè le molte giovani coppie che non possono permettersi un affitto a prezzo di mercato, gli anziani che hanno bisogno di assistenza e compagnia, altre tipologie di cittadini diverse con necessità diverse alle quali la classifica edilizia popolare non riuscirebbe comunque a dare risposta.