Barsanti (Difendere Lucca): “Classe dirigente non all’altezza? Vero, Pd vada a casa”

16 gennaio 2021 | 15:47
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Barsanti (Difendere Lucca): “Classe dirigente non all’altezza? Vero, Pd vada a casa”

Il consigliere comunale risponde alle affermazioni dell’assessore Baccelli: “Città supina alle scelte della Regione”

Convegno sulla rigenerazione urbana, dopo le dichiarazioni dell’assessore regionale Stefano Baccelli interviene il consigliere di Difendere Lucca, Fabio Barsanti: “Sono d’accordo con Baccelli, non abbiamo una classe dirigente all’altezza, il Pd vada a casa”.

“Per una volta mi trovo d’accordo con Stefano Baccelli – dichiara in una nota il consigliere di opposizione – quando afferma come a mancare sia ‘una classe dirigente all’altezza in termini di competenze e conoscenza del territorio’. Peccato che il territorio sia gestito da decenni dalla classe dirigente del Partito Democratico: Regione, Provincia e Comune sono in mano loro, e in questa fase storica si trovano a godere anche della permanenza al Governo, dove sembrano voler rimanere a tutti i costi, dando una pessima dimostrazione a tutta la nazione”.

“Come non essere d’accordo con l’assessore regionale? – continua Barsanti – In anni e anni di governo del territorio da parte del centrosinistra, Lucca attende ancora gli assi viari, il raddoppio della linea ferroviaria e il ponte sul Serchio. Tutte opere infrastrutturali fondamentali per lo sviluppo, che sono sicuro Baccelli sbloccherà in pochi mesi, visto che pare essere l’uomo giusto al posto giusto. Noi attendiamo con fiducia, caro assessore. Nel frattempo, tuttavia, i lucchesi dalla Regione hanno visto solo immobilismo e danni, se pensiamo alla sanità e alla marginalizzazione del nostro capoluogo e dell’intera provincia a favore di altre città”.

“Auspico dunque che si faccia seguito alle parole pronunciate in San Francesco durante la passerella del Pd – conclude infine Barsanti – e che si prenda il toro per le corna. Serve una nuova classe dirigente per Lucca, dunque fate una cosa: levatevi di torno e liberate questa città dalla morsa di un partito che l’ha resa supina di fronte ai diktat della Regione, mai a favore del nostro territorio”.