Partito Comunista: “Celebrando i martiri delle foibe si dà voce alla mistificazione neofascista”

La posizione dei militanti dopo il voto in consiglio comunale per la mozione per intitolare una via a Norma Cossetto
“La votazione unanime del consiglio comunale di Lucca per l’intitolazione di una via a Norma Cossetto insieme alla richiesta per la realizzazione di un cippo o una lapide in memoria dei martiri delle foibe dà ancora una volta voce alla mistificazione neofascista secondo la quale i comunisti avrebbero commesso un olocausto ai danni degli italiani residenti in Istria e Dalmazia”. Così il Partito Comunista interviene sul voto dell’assise comunale nella giornata di martedì.
“Non ce ne voglia la memoria della Cossetto – dice la nota – ma non si capisce bene quale indagine storica spinga il consigliere Barsanti (assieme a tutto il consiglio comunale, da destra a sinistra) a dire che “Norma Cossetto è stata solo una delle tante vittime italiane dei partigiani slavi di Tito supportati da quelli comunisti italiani”. Ebbene, come Partito Comunista ricordiamo a questi signori che fu l’Italia di Mussolini che nel 1941 invase la Jugoslavia assieme alla Germania nazista. Invitiamo quindi Barsanti e il sindaco Tambellini a ricordare che il fascismo organizzò ben 31 campi di concentramento, molti dei quali in Italia, come quello di Visco in Friuli, quelli di Monigo in Treviso e Chiesanuova a Padova, dentro i quali morirono decine di migliaia di civili jugoslavi. Li organizzò grazie a una disposizione, la circolare 3 del 1942, emanata dal comando Supersloda (comando superiore delle forze armate Slovenia e Dalmazia) che prevedeva, “quando necessario agli effetti del mantenimento dell’ordine pubblico e delle organizzazioni, i comandi di grandi unità possono provvedere ad internare a titolo protettivo, precauzionale o repressivo, individui, famiglie, categorie di individui della città e della campagna e se occorre, intere popolazioni di villaggi e zone rurali””.
“Se leggessero un po’ di storia il sindaco Tambellini e il consigliere Barsanti – prosegue la nota – potrebbero imparare, per esempio, che il trattato di Londra e successivamente quello di Osimo sono stati la conseguenza delle scelte criminali volute dal fascismo, che portò il nostro paese in una guerra assurda e malvagia. Se qualche fascista italiano è stato infoibato francamente non possiamo che comprendere l’atto di chi, dopo anni di oppressione e soprusi, ha fatto vendetta. Ma questa è la conseguenza della guerra: una guerra scatenata da Hitler e Mussolini, dei quali oggi, purtroppo, esistono ancora troppi sostenitori”.