Ricci (Forza Italia): “Foibe, non si può negare questa pagina triste e sanguinaria”

29 gennaio 2021 | 08:34
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Ricci (Forza Italia): “Foibe, non si può negare questa pagina triste e sanguinaria”

Il presidente provinciale dei giovani azzurri contesta il partito comunista

Giorno della memoria e del ricordo: il presidente provinciale dei giovani di Forza Italia, Giovanni Ricci, prende le distanze da alcune affermazioni del partito comunista durante le celebrazioni dei martiri delle foibe.

“Questi signori – afferma Ricci – si dimostrano sempre poco disposti ad accettare e fare mea culpa, di fronte a questi eccidi; vorrei ricordare loro che le foibe sono un eccidio, un massacro che ha visto morire tante persone e cittadini innocenti da ricordare e da condannare come tutte le altre stragi e non da giustificare, solo perché riguarda il proprio partito o movimento. Il maresciallo Tito (fautore di questo eccidio) è stato un dittatore sanguinario da ricordare cosi, come gli altri dittatori del ‘900 ovviamente. La storia è questa non può essere cambiata e a mio parere deve essere insegnata alle nuove generazioni nella sua realtà più concreta per poter capire realmente gli errori fatti e non ricommetterli in futuro; non per partito preso o per ideali propri”.

“Vorrei rammentare – aggiunge – che il comunismo internazionale si è macchiato poi di altri crimini contro l’umanità: dall’eccidio di Katyn (Smolensk, Russia, 3 aprile 1940) dove furono uccisi 22500 soldati polacchi per diretto ordine di Stalin senza motivo, perché considerati ‘possibili sovversivi’ dal regime e tenuto nascosto fino ai tempi di Gorbacev o ai gulag siberiani (milioni di morti in campi di lavoro e intensificati in epoca stalinista ma presenti fino alla dissoluzione dell’Urss) o, alle fosse comuni e al ‘grande balzo in avanti’ di Mao (Cina). Detto questo, in nome del rispetto per tutte le persone morte nella tragedia delle foibe auspico almeno le scuse per quanto detto e che portino rispetto, senza negare una pagina triste e sanguinaria che ha macchiato la storia del nostro paese”.