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Manifattura sud, ecco perché il Comune ha rifiutato la seconda proposta di Fondazione Crl e Coima

12 febbraio 2021 | 10:37
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Manifattura sud, ecco perché il Comune ha rifiutato la seconda proposta di Fondazione Crl e Coima

Tre le criticità evidenziate e su cui i proponenti hanno già rimodulato le richieste. Dai parcheggi di via del Pallone e Cittadella al Comune finora un introito da 400mila euro l’anno

Progetto all’ex manifattura, ecco nel dettaglio le eccezioni del Comune alla proposta di Coima e Fondazione Crl. Sono contenute in un atto di indirizzo della giunta al gruppo tecnico comunale costituito ad hoc per affrontare la questione della riqualificazione dell’area sud del complesso.

L’atto è stato votato nella seduta di giunta dello scorso 2 gennaio ma pubblicato solo ieri (11 febbraio) all’albo pretorio e si riferisce alla proposta di novembre scorso, prima della rimodulazione presentata in questo mese dai proponenti e adesso al vaglio dell’amministrazione.

Tre le criticità riscontrate da sindaco e giunta. La prima riguarda le modalità di intervento del Comune, criticità che sembrebbero già superate dalla nuova proposta: “Alla scelta dell’amministrazione – si legge nella delibera di giunta – di dismettere il complesso immobiliare in questione e alla connessa stima del relativo valore non può che far seguito l’assunzione a carico del soggetto che ne acquisirà la proprietà dei “rischi” connessi – ad esempio ed in primis – all’eventuale mancata rimodulazione delle prescrizioni di cui alle autorizzazioni del Mibact ed al relativo “allineamento” con le previsioni di destinazione d’uso delle Nta; la dismissione del complesso di immobili pertanto non dovrebbe ammettere condizionamenti di sorta in sé e ai fini della completa realizzazione dell’opera pubblica e – ferme restando le responsabilità del venditore ai sensi del codice civile – deve intendersi come definitiva, a prescindere da ciò che la Soprintendenza potrà o vorrà esprimere in termini di rimodulazione delle prescrizioni”.

La seconda criticità riguarda la necessità di valorizzazione del complesso nella sua interezza e anche questa criticità sembra già superata dalla nuova proposta: “Deve ritenersi essenziale – si spiega nella delibera – che il complesso immobiliare oggetto di contributo pubblico venga comunque ed effettivamente valorizzato e dunque recuperato ad un uso coerente con lo strumento urbanistico e con le prescrizioni del Mibact; ad evitare pertanto che si dia corso ad interventi solamente parziali – come tali inidonei a risolvere l’attuale situazione di degrado dell’intero complesso – appare indispensabile che la proposta contenga tempistiche ragionevoli per la presentazione e successiva realizzazione del Piano attuativo (che dovranno essere accordate con i tempi previsti per la realizzazione delle opere pubbliche), a meno che non si ritenga di realizzare solo interventi nei limiti di cui al già menzionato secondo capoverso dell’articolo 80.6 e dunque coerenti con le prescrizioni del Mibact allo stato vigenti, opzione quest’ultima per la quale sarebbe comunque necessaria la declinazione di una adeguata tempistica”.

Infine la terza criticità che riguarda l’inclusione nella proposta di gestone anche dei parcheggi di via del Pallone e Cittadella “a fronte di interventi di carattere minimale”. Parcheggi che, secondo i dati del Comune, rendono 400mila euro l’anno all’amministrazione. “Le considerazioni legate a quest’ultima criticità non possono che determinare o lo stralcio delle due aree dal perimetro della proposta – spiega il Comune – oppure una rimodulazione complessiva delle previsioni che regolano la gestione di tali aree onde abbattere la extraredditività di cui alla proposta e nello stesso tempo la riduzione di entrate per l’amministrazione”.

L’ultima proposta di Fondazione Crl e Coima ha provato a rispondere proprio a queste eccezioni del Comune, ma ha anche dettato tempi molto stretti e perentori al Comune, che entro la fine del mese dovrà per questo dare una risposta sull’interesse pubblico ad effettuare l’intervento.