Andreuccetti: “Covid, la Toscana ora rischia la zona rossa”

18 febbraio 2021 | 14:09
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Andreuccetti: “Covid, la Toscana ora rischia la zona rossa”

Il sindaco di Borgo a Mozzano: “Grazie ai vaccini calano i contagi tra sanitari e nelle Rsa, dobbiamo stringere ancora i denti”

“In un mese la Toscana ha fatto molti passi indietro sul piano del controllo dell’epidemia. E ora rischia almeno un mese intero fuori dalla zona gialla“.

Parole dure quelle che arrivano dal sindaco di Borgo a Mozzano Patrizio Andreuccetti dopo che ieri la Valle del Serchio ha contato nuovi 20 contagi.

“L’indice Rt di replicazione del contagio, che dall’Agenzia regionale di sanità è stato stimato a 1,20 (ma con la soglia inferiore dell’intervallo di confidenza a 1,15), è più vicino alla soglia di 1,25 da colore rosso che a quello di 1 da colore giallo – spiega il sindaco facendo il punto della situazione – I nuovi casi positivi covid registrati nella nostra regione nelle ultime 24 ore sono 956 su 21027 test di cui 12902 tamponi molecolari e 8125 test rapidi, con un tasso dei nuovi positivi del 4,55% (8,5% sulle prime diagnosi). Il dato dei nuovi casi è più alto di ieri (erano 773), con una sostanziale stabilità dei test (erano 20.725), per cui si osserva un innalzamento del tasso dei positivi (era del 3,73%)”.

“Venerdì – prosegue – la cabina di regia del ministero della salute sancirà una nuova settimana in arancione per la Toscana, ma se i dati dovessero proseguire su questi ritmi, anche venerdì 26 febbraio ci sarebbe come minimo la stessa sentenza. Visto che per tornare in giallo servono numeri da giallo per due settimane consecutive, la Toscana rischierebbe di restare in arancione fino al 14 marzo, sempre che i numeri non peggiorino ulteriormente. Rispetto ai primi tre giorni della settimana scorsa, infatti l’aumento di nuovi contagi è di 322 casi in più, pari al 24%. Lo spauracchio è che venerdì 26 febbraio possa esserci la retrocessione in zona rossa, se i prossimi 4 giorni non apriranno uno spiraglio”.

“Del resto, la nostra regione, che fino a un mese fa aveva il dato più basso di contagi in rapporto alla popolazione, ora, secondo la Fondazione Gimbe, è solo al nono posto, con una percentuale di incremento del dato degli attualmente positivi pari al 3,5% settimanale, sopra la media italiana. Sempre secondo Gimbe – prosegue – la Toscana negli ultimi 14 giorni ha un tasso di nuovi contagi abitanti pari a quasi 250 ogni 100 mila abitanti, quando a gennaio era appena sopra i 150″.

Come si è passati in un mese dalla situazione epidemiologica migliore d’Italia a una situazione ad alto rischio? – chiede il sindaco – Secondo un recente rapporto dell’Agenzia regionale di Ssnità, a pesare potrebbero essere le mutazioni del virus — quella brasiliana, concentrata nelle zone ai confini con l’Umbria, e ancor di più quella inglese, diffusa su tutto il territorio — che stanno facendo alzare il tasso di contagiosità. Non ci sarebbe invece, secondo Ars, un settore che ha contribuito più di altri a far espandere l’epidemia: non le scuole, non gli assembramenti, non i mezzi di trasporto, ma tutti questi fattori sommati assieme in un regime di zona gialla durato 5 settimane”.

“Sembra comunque che la Regione stia andando verso una stabilizzazione dei dati – spiega – perché da qualche giorno si vede un rallentamento della curva di crescita dei contagi. E non ci sono ancora gli effetti della zona arancione che è appena iniziata. In autunno era stata l’arancione a creare una situazione della stabilizzazione dei dati, mentre la zona rossa serviva a farli calare, ora assieme al fattore vaccinazioni si potrebbe cominciare a veder calare i numeri dell’epidemia anche con l’attuale zona arancione. A partire dal fatto che i focolai nelle Rsa sono sempre di meno e sempre più piccoli. L’Agenzia regionale di sanità ha infatti registrato un calo dei contagi sia tra gli over 85, sia tra i sanitari, le due categorie sulle quali la campagna vaccinale non è lontana dalla conclusione”.

“A mercoledì sera – prosegue – sono 219mila le dosi somministrate dall’inizio della campagna, con oltre 73 mila persone che hanno ricevuto anche il richiamo (il 2% dei toscani ha quindi completato il ciclo vaccinale). Ora le dosi di Pfizer e di AstraZeneca stanno arrivando in quantità rilevanti, mentre ieri c’è stato l’annuncio della Commissione europea dell’accordo raggiunto con Moderne per un notevole aumento delle consegne, finora scarsissime. Dobbiamo ancora stringere i denti – conclude il sindaco – avere comportamenti responsabili, restare uniti nella difficoltà. Ne usciremo, ma serve ancora tempo”.