Manifattura sud, il sindaco in commissione: “Dobbiamo valutare la proposta, ci prenderemo il tempo necessario”

18 febbraio 2021 | 21:16
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Manifattura sud, il sindaco in commissione: “Dobbiamo valutare la proposta, ci prenderemo il tempo necessario”

Tambellini alla controllo e garanzia sulla polemica per l’accesso agli atti: “Ciò che ci è stato richiesto va vagliato, poi passeremo alla dichiarazione come opera di pubblica utilità”

La riunione della Commissione consiliare controllo e garanzia di oggi (18 febbraio) si è incentrata sul tema della ristrutturazione della parte sud della Manifattura tabacchi di Lucca. Un argomento spinoso e delicato che è molto sentito dall’opinione pubblica lucchese e in alcuni casi ha portato ad una levata di scudi da parte di associazioni di cittadini ed esponenti politici.

L’argomento all’ordine del giorno riguarda l’attività dei consiglieri comunali e la messa a disposizione degli atti relativi e per questo è stato richiesto l’intervento del presidente del consiglio comunale Francesco Battisitini, del dirigente Graziano Angeli e del sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini.

L’oggetto del contendere sono le dichiarazione rilasciate in un incontro a Palazzo Orsetti del dirigente Graziano Angeli in merito alle motivazioni per le quali non sarebbe stato fornito nei tempi stabiliti dal regolamento l’accesso agli atti relativi alla lettera inviata dal Comune a Coima nel gennaio scorso in risposta alla prima proposta di project financing.

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Il presidente della commissione controllo e garanzia, Remo Santini, di SiAmo Lucca, spiega precisamente quali sono le problematiche che hanno portato alla riunione di oggi: “Leggo testualmente un articolo di Lucca in Diretta, in cui il dirigente Angeli dice: La lettera citata l’abbiamo fatta io e Antonella Giannini) ed essendo una corrispondenza che poneva in quel momento una questione decisiva rispetto allo stesso andare avanti, finché non ho avuto una riposta non ho avuto modo di pubblicarla. Sono stato io a pensare di non portare la lettera all’esterno in quel momento. Avevamo un obiettivo – che abbiamo raggiunto, poi valuteremo gli esiti – e talvolta per raggiungerlo servono delle tattiche.

“La richiesta di accesso agli atti è dell’8 gennaio – prosegue – atti che poi, sono stati consegnati successivamente alla conferenza stampa presentata nell’articolo. Vorrei capire il motivo di queste dichiarazioni e se, come dicono alcuni consiglieri, si possa rilevare sul tema un abuso d’ufficio”.

“L’abuso d’ufficio in senso tecnico è un reato e ci sono gli strumenti per portare la mia persona di fronte ad un magistrato. Spetta all’autonomia di ciascuno adottare simili decisioni – risponde il dirigente Graziano Angeli – La cosa che posso dire, è che la richiesta d’accesso è stata fatta dal consigliere Di Vito (SiAmo Lucca, ndr) con la richiesta di visione degli ‘atti intercorsi tra Lucca e Coima dal 28 ottobre ad oggi’. Io sono stato promotore di un’iniziativa di fronte al sindaco, in relazioni alle richieste di accesso agli atti presentate dai consiglieri. Secondo me, c’era bisogno di darsi una regola e la regola è questa: in ogni caso, acquisite le più recenti istanze di accesso, dopo aver informato il sindaco, ed in quanto di mia competenza, provvedo a trasmettere oltre ai richiedenti e al capogruppo del consiglio comunale, ogni documento di natura definitiva che pervenga dal, o che sia trasmesso al proponente”.

“Questo perché – precisa – si trattava di una fase tecnica coperta da un articolo di legge che dice che, l’amministrazione ha tre mesi di tempo per arrivare alla valutazione della proposta in termini di fattibilità, non in termini di ‘bella’ o ‘brutta’, ‘piace’ o ‘non piace’. La fattibilità non significa che la cosa verrà certamente fatta, si potrà fare se la giunta la ritiene fattibile e se il Consiglio decide che ha un interesse pubblico e la ammette negli atti di programmazione. Nel corso di questo trimestre abbiamo presentato alla giunta che c’era un problema dirimente, ai fini di portare avanti la fattibilità”.

“Nella richiesta, il consigliere Di Vito chiede la relazione finale del nostro gruppo, che noi non abbiamo ancora. L’amministrazione, su questo elemento dirimente ha deciso di esplicitare un indirizzo, sulla base di questo abbiamo mandato a Coima questo atto dicendo che per proseguire la valutazione di fattibilità, noi vogliamo dei chiarimenti su questo elemento. In questa fase delicatissima – conclude il dirigente Angeli – nell’incontro in cui sono citato nell’articolo, ho espresso una posizione chiara in cui ho risposto che la lettera sono stato io a mandarla e l’ho fatto coerentemente con la lettera dei capigruppo. Tanto che, quando mi è arrivato l’atto definitivo che risponde al problema che ho posto, io l’ho fatto presente a tutti. La risposta è arrivata il 5 febbraio ed è stata acquisita in questa data e registrata al protocollo”.

L’intervento del sindaco Alessandro Tambellini cerca di chiarire la situazione attuale del progetto giunto da Coima sul recupero della manifattura sud: “La questione sta nel comprendere che gli atti relativi alla situazione della manifattura sono stati messi a disposizioni di tutti. Se la questione arriverà al consiglio comunale, ci saranno tutti gli atti utili per far sì che la votazione sia la più coerente e informata possibile. È arrivata da Coima una sorta di manifestazione di interesse, è stata riformulata nel mese di novembre, alcune parti contenute erano a nostro giudizio poco comprensibili e abbiamo posto delle pregiudiziali che conoscete. Non capisco il danno conoscitivo che è stato apportato ai consiglieri di minoranza – dice il sindaco – Rilevo un fatto, si tratta di una situazione complessa che può essere giudicata come uno spregio per il centro storico o al contrario come un’opportunità. Il discorso di fondo rimane, se si tratta di un’operazione che si reputa necessaria o dannosa. I passaggi di giunta non sono ancora conclusi, non si sa neanche ora se può essere considerata un’opera pubblica o meno, il tutto verte sulla questione parcheggi, perché sono quelli l’opera pubblica. Bisognerà capire anche se il contributo richiesto dal comune è congruo, successivamente ci vorrà una conferenza di servizi con tutti gli attori interessanti, come la soprintendenza. Se tutto prosegue si andrà al voto in consiglio comunale e poi si farà la gara d’appalto. Ricordiamo sempre – conclude Tambellini – che gli attori sono due, non solo il Comune, potrebbe darsi che il soggetto interessato si ritiri”.

Dalle dichiarazioni rilasciate in questi giorni dalla maggioranza, tutto lasciava presagire che l’amministrazione, riguardo alla manifattura sud, avesse già intenzione di proseguire sulla strada proposta da Coima. Tanto che si parlava di un consiglio comunale e di una scadenza per il 25 febbraio.

Ciò che ci è stato riproposto va analizzato – spiega il sindaco Tambellini – dopo di che si passerà alla valutazione di fattibilità di opera pubblica, con tutto quello che comporta in termini di passaggi fino al consiglio comunale. Al consiglio comunale l’opera ci arriverà da sola nel momento in cui si deciderà di sì o di no. In consiglio comunale si discuterà di tutte le sfaccettature del progetto e se ci vorranno più sedute si faranno”.

Nel progetto proposto da Coima, i parcheggi saranno il fulcro della questione, perché è la loro realizzazione che potrà essere valutata come opera pubblica. Sono i parcheggi, infatti, ad essere al centro del project financing.

“Per come è stata la proposta, si parte dai parcheggi della piazza coperta, su questi parcheggi si chiede il contributo del Comune non solo in termini finanziari, ma anche materiali – prosegue il sindaco – Al parcheggio è stato dato un valore, bisognerà controllare che il valore sia coerente e corrisponda alla nostra valutazione, muovendo dal parcheggio si arriva alla ricomposizione del resto. Ma la finanza di progetto riguarda oggi soltanto il sistema delle piazze nell’area, per la rimodulazione delle piazze il Comune dà in cambio l’edificio, che ha avuto una sua valutazione. Una valutazione che va aggiornata, si è poi stimato un costo di bonifica e anche questo sarà oggetto di valutazione. Nel caso tutto sia a norma si potrà proseguire. A quel punto la giunta potrà dichiarare l’interesse pubblico e poi si passerà al decisione del consiglio comunale, in queste fasi la richiesta può comunque essere respinta. Quando il parcheggio verrà valutato come un’opera di interesse pubblico il resto viene rifatto, in parte con le modalità di intervento diretto e in altra parte con il piano attuativo, una valutazione delle funzioni che andranno dentro e della loro rispondenza al contesto”.

“La domanda di fondo rimane, dobbiamo cogliere l’occasione per rimettere a posto quella parte di città oppure no? – conclude il sindaco – Ma quando si parla di recupero di un’opera pubblica, lo scopo è quello di creare redditività, altrimenti diventa solo un costo da sostenere. Il dato definitivo quindi, attualmente non è ancora stato sciolto e stiamo attendendo gli esiti delle valutazioni finali”.

Dubbi sono stati comunque espressi da tutti i rappresentanti dell’opposizione. Dal presidente Remo Santini, che ribadisce come fin qui i consiglieri non siano stati messi nelle condizioni di aver in tempi ragionevoli gli atti relativi alla proposta di Fondazione e Coima sull’ex manifattura fino agli altri consiglieri comunali. Per Fabio Barsanti di Casapound, la decisione sulla tempistica nelle risposte all’accesso agli atti da parte del dirigente Graziano Angeli rimane “del tutto arbitraria” e non rispondente ad alcuna normativa od articolo di legge. Per Massimiliano Bindocci (M5S) il nodo gordiano rimane sempre quello della estrema difficoltà nell’accesso agli atti, anche quelli disponibili nella rete civica, per i consiglieri comunali, costretti alla richiesta in presenza agli uffici.

Resta, nella discussione di oggi, la cautela del sindaco Tambellini, orientato a non accettare i ‘diktat’ sulla tempistica da parte di Fondazione Crl e Coima, con la coscienza che i proponenti potrebbero anche tirarsi indietro. Disponibilità, invece, da parte del dirigente Graziano Angeli a seguire i passaggi futuri con la massima trasparenza ma sempre con un importante distinguo: il Comune metterà a disposizione ai consiglieri non gli atti meramente interni ma solo quelli ufficiali e definitivi.