Capitale della cultura 2024, Granaiola: “Viareggio ha tutte le carte in regola”

26 febbraio 2021 | 17:16
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Capitale della cultura 2024, Granaiola: “Viareggio ha tutte le carte in regola”

L’ex senatrice viareggina: “Qui non si tratta di gareggiare contro qualcuno, ma insieme a qualcuno che ci è vicino e che potrebbe trarne beneficio”

La candidatura di Viareggio come capitale italiana della cultura per il 2024 ci deve rendere orgogliosi e fieri di avere tutte le carte in regola per poterla presentare”. Così l’ex senatrice viareggina Manuela Granaiola interviene nel dibattito sulla doppia candidatura intraprovinciale.

“Da anni aspettavamo il rilancio culturale della nostra città e ora che si sta realizzando su basi più che solide grazie ad un’amministrazione e ad un assessorato che ci ha messo non solo il cuore, ma anche le risorse umane e strumentali e tanta passione, le polemiche sono davvero inaccettabili – dice Granaiola -. Quante volte ci siamo sentiti dire che il visitatore, il turista non percepiva che a Viareggio avevamo avuto Puccini, Viani, Repaci. Oggi che abbiamo finalmente una galleria di arte moderna, una villa Paolina, una villa Borbone che sono tornate a vivere con tutta la loro bellezza, un Festival pucciniano con un teatro inserito in uno scenario naturale splendido, brulicante di lavoro anche durante il lockdown, un Carnevale unico al mondo per la ricchezza di fantasia, l’ingegno e la creatività dei maestri carristi, perché non presentare la nostra candidatura?“.

“Perché non fare emergere anche la bellezza della Torre Matilde restaurata, l’originalità e l’impegno profuso nel Museo della Marineria? – si chiede ancora l’ex senatrice -. Perché non fare alzare lo sguardo su quello stile liberty caratterizzato da forme flessuose che riprendono la natura e la sua dolcezza, così presenti nella nostra città ? Basta pensare alla Villa Argentina. Cosa ce lo dovrebbe impedire? Il fatto che Lucca, la nostra provincia, abbia fatto la stessa richiesta? Qui non si tratta di gareggiare contro qualcuno, ma insieme a qualcuno che ci è vicino e che potrebbe trarne beneficio. In fondo si tratta di un bando di concorso e tutte le città sono libere di partecipare e c’è solo da augurarsi che una volta tanto vinca il migliore”.