Capitale italiana della cultura, Frigo (Fdi): “Lucca coinvolga tutta la provincia”

1 marzo 2021 | 09:04
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Capitale italiana della cultura, Frigo (Fdi): “Lucca coinvolga tutta la provincia”

Per la presidente del circolo cittadino serve “una rete di sinergie sugli aspetti culturali, ambientali ed enogastronomici”

Lucca contro Viareggio per la capitale italiana della cultura, interviene il circolo I Borghi di Lucca di Fratelli d’Italia con la presidente Annamaria Frigo.

“La corsa di Lucca e Viareggio – dice – per contendersi il podio come capitale della cultura italiana del 2024 sta alimentando le cronache politiche di questi ultimi giorni accanto al destino della ex Manifattura Tabacchi. Ma mentre la questione manifattura è un tema fondamentale e quanto mai serio per lo sviluppo economico ed urbanistico della città questa piccola guerra tra i due sindaci dello stesso schieramento politico è degna delle migliori scenette umoristiche nello stile della canzonetta di Viareggio”.

“Che ad oggi, con lo scenario che stiamo vivendo, ci si metta a far polemica su quale delle due città possa essere la capitale della cultura è a nostro avviso fuori dal tempo – prosegue Frigo – e dimostra la mancanza da parte di entrambi i sindaci, Tambellini e Del Ghingaro, di una visione globale e sinergica sull’intero territorio provinciale, che si protrae da molto tempo e che ha portato al degrado di molte aeree provinciali. Pensiamo prima a Viareggio: servirebbero miracoli per recuperare entro il 2024 lo splendore di Torre del Lago, dove la parte che si affaccia sul lago dove sorge la villa di Puccini appare quasi abbandonata e dove si corrono pericoli prendendo un treno alla stazione anche nelle ore centrali del giorno. Una capitale della cultura dove, grazie al suo sindaco, manca un teatro nel quale ospitare manifestazioni e compagnie teatrali. Una città che ha visto chiudere lo stadio e la piscina, che ospitavano competizioni sportive europee con effetti economici importanti sui flussi turistici dell’intera provincia”.

“E torniamo a Lucca – prosegue – dove gli interessi del sindaco non sono andati mai oltre le Mura, per creare un legame, una rete di sinergie con gli aspetti culturali, ambientali ed enogastronomici di ogni comune della Provincia, in modo da attrarre turisti non mordi e fuggi, ma interessati a trascorrere diverse notti in un territorio che offre arte, cultura, montagna, mare, lago e terme. Pensiamo solo al degrado della viabilità verso la Mediavalle, arrivato ad isolare economicamente delle parti importanti del territorio. Dunque ben venga la candidatura del capoluogo Lucca, ma con una visione di coinvolgimento dell’intero territorio provinciale, in modo che i vantaggi economici non siano solo a favore della città capoluogo, ma anche per i 33 Comuni (anche Viareggio) che ne fanno parte”.

“Speriamo allora – conclude – che i luoghi che hanno ispirato le arie più belle del nostro maestro Puccini, possano fare lo stesso con i nostri primi cittadini”.