Prodotti sanitari e igienici per donne, Lucca Civica propone una mozione per abbattere i costi

Il gruppo consiliare: “Già a livello locale si potrebbe agire”
Il gruppo consiliare di Lucca Civica ha depositato una mozione per portare in Consiglio comunale la discussione sulla iniqua tassazione per i prodotti sanitari e igienici femminili.
“Il problema è emerso in tutto il mondo e in Europa l’ingiustizia palese della cosiddetta Tampon Tax ha portato Francia, Belgio, Regno Unito, Germania e Spagna ad abbassare in modo consistente la tassazione, portandola a quella dei beni di prima necessità – spiega Lucca Civica -. In Scozia addirittura avvengono distribuzioni gratuite di tamponi per contrastare la ‘povertà mestruale’, ovvero il disagio a potersi garantire un’igiene adeguata durante tutto il periodo mestruale attraverso appositi dispositivi sanitari e in luoghi idonei”.
“In Italia ad oggi, purtroppo, a beni come tamponi interni, assorbenti igienici esterni, coppe e spugne mestruali, si applica ancora la massima imposta sul valore aggiunto, ovvero il 22% come ai beni di lusso, al posto di quella per i beni essenziali che è al 4% – si legge nella nota -. Occorre quindi intervenire prima possibile, facendo anche pressione sul Parlamento, affinché venga subito applicata una tassazione più giusta, per arrivare possibilmente in seguito a una detassazione completa. Già a livello locale possiamo fare molto: chiedere alle Farmacie Comunali Spa, società partecipata, di applicare un prezzo contenuto sui prodotti di prima necessità femminili, attivare programmi di distribuzione gratuita nelle scuole secondarie, chiedere alla Regione Toscana di affrontare il periodo della povertà mestruale. Questo argomento, rimasto per molto tempo in secondo piano nel dibattito pubblico, sta venendo alla ribalta e sempre di più da parte di cittadini, enti e associazioni emerge la richiesta di intervenire sulla questione, che è dirimente per migliorare la condizione delle donne. Il tema delle mestruazioni è stato a lungo un “tabù” su cui occorre lavorare attraverso un’opera di educazione, studio e anche sostegno finanziario, poiché le donne spendono migliaia di euro nel corso della propria vita in prodotti igienico-sanitari. Il momento migliore per rilanciare l’iniziativa è questo, dove la discussione si sta aprendo. Per altro la prossima settimana si celebra la festa delle donne: un momento simbolico, ma che a nostro avviso occorre riempire di interventi sostanziali, anche piccoli come questo, per arrivare gradualmente a una vera parità tra generi”.