Fratelli d’Italia, mozione per l’8 marzo: “Sostegno alla natalità e no all’utero in affitto”

Testo presentato dai consiglieri Martinelli e Testaferrata su sollecitazione dei comitati per il Family Day
“La politica valorizzi ogni giorno, il ruolo fondamentale della donna nella nostra società”. Lo dichiarano in una nota i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Marco Martinelli e Simona Testaferrata, che in occasione dell’8 marzo anche su sollecitazione dei comitati del Family Day hanno presentato una mozione che sarà discussa dal consiglio comunale di Lucca e che impegna il sindaco e la giunta ad attivarsi con il governo al fine di sostenere la natalità e le necessarie tutele della donna durante la maternità, rendere l’utero in affitto un reato perseguibile anche se commesso all’estero e contrastare la prospettiva gender.
“La donna che accoglie la maternità – aggiungono i consiglieri di Fratelli d’Italia – deve essere sostenuta dalle istituzioni. Grazie a questo le generazioni si susseguono e la popolazione cresce. È necessario valorizzare la presenza della donna nei luoghi di lavoro in quanto purtroppo ancora oggi assistiamo a pratiche discriminatorie nel trattamento retributivo e nell’opportunità ad accedere a determinate posizioni lavorative dirigenziali. Invitiamo le istituzioni a focalizzarsi sulle reali discriminazioni e non su quelle escogitate come tali. La prospettiva gender e l’ideologia connessa nega la realtà biologica della persona e quindi della donna. Invitare a rifiutare la natura maschile e femminile dell’umanità significa invitare le persone a non accettarsi a non definirsi per paura”.
“Sono decenni ormai che la donna è considerata principalmente un oggetto sessuale ed abusata – dicono ancora – Per questo diciamo no a quella pratica barbara dell’utero in affitto che rappresenta un puro mercato del corpo della donna. E non saranno certo, tutte le cariche politiche e le professioni declinati al femminile per le donne, come la politica di sinistra pretende, che faranno desistere certi personaggi a non colpire verbalmente o peggio fisicamente le donne. Il lavoro da fare è ben altro e ben più articolato che inserire una A finale”.
“Molti sono i motivi e le necessità che ci hanno spinto a presentare questa mozione – concludono Martinelli e Testaferrata – che ha un significato speciale ovvero, adoperarsi ogni giorno, e non solo per un giorno all’anno, per tutte le donne, motori inesauribili della nostra società”.