8 marzo, Vizzini (Misto): “Necessario ripensare anima profonda della società”

La deputata del Gruppo Misto: “Molta retorica dà per scontato che saranno ancora le donne a occuparsi dei figli costretti alla dad”
“Oggi, 8 marzo, giornata internazionale della donna, leggiamo molta retorica e mille appelli a supportare le donne in vista di nuovi lockdown. Tutto questo perché si dà per scontato che saranno, come sempre, le donne a occuparsi dei figli costretti alla Dad”. E’ quanto afferma l’onorevole Gloria Vizzini del Gruppo misto, membro della commissione istruzione della camera.
“Questo ci riporta crudamente alla necessità di ripensare profondamente l’impostazione della nostra società. Quella società misogina e machista che nella giornata di ieri ha dipinto con vanto il quotidiano La Verità con un articolo di Claudio Risè – va avanti Vizzini -. Un quadro desolante fatto di stereotipi che per Risè è un bene per il nostro futuro. Addirittura si arriva a ideologizzare la figura archetipica del padre; ma quale figura? Quella del padre padrone che tutto decide per la propria famiglia, i propri figli e, soprattutto, per le donne di casa. Leggiamo che l’aggettivo maschile esalta lo stile di lavoro, i valori paterni, il modo di lavorare, il modo di essere e di fare. La conclusione poi è il colmo dei colmi. Torna il maschile: quindi prima fare e poi parlare”.
“Questo modo di pensare è proprio quel problema di fondo – conclude Vizzini -. La mentalità della nostra società di cui parlavo in apertura. E forse alcuni uomini e molti giornalisti prima di fare dovrebbero ragionare e poi, spesso, limitarsi a tacere”.