Martinelli e Fantozzi (Fdi): “Assi viari, solo annunci ma niente di concreto”

I due esponenti del partito della Meloni: “Con il nuovo governo mai avvenuto il tanto auspicato cambio di passo”
“Assi viari, nonostante gli annunci siamo al nulla”. Così gli esponenti di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi, consigliere regionale, e Marco Martinelli, presidente del gruppo consiliare in comune a Lucca.
“Addirittura la commissione del Senato relativa alle opere pubbliche ha votato una proposta di parere di impianto diverso da quello concordato alla camera dei deputati così come ha sottolineato anche la deputata toscana Elena Mazzetti che fa parte dello stesso partito di Massimo Mallegni”, commentano Fantozzi e Martinelli in relazione a quanto avvenuto, nei giorni scorsi, durante i lavori della commissione parlamentare in cui si è trattato il nuovo testo dello schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri, recante l’individuazione degli interventi infrastrutturali ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 18 aprile 2019, numero 32. Atto n. 241”.
“Lucca e tutto il territorio hanno necessità di atti concreti non di annunci che si susseguono da anni – sottolineano Fantozzi e Martinelli – L’invocato cambio di passo di questo governo non è avvenuto ed anche su un settore strategico e di fondamentale importanza per la ripartenza del nostro paese, come le opere infrastrutturali, ci sono differenti vedute all’interno degli stessi partiti che fanno parte del governo Draghi. Chiediamo più concretezza e rispetto per Lucca: un sistema infrastrutturale moderno, adeguato ed efficiente incrementa la competitività del territorio al servizio delle imprese e migliora la qualità della vita delle persone”.
“Si parla degli assi viari da anni, il più delle volte a mero scopo elettorale. Ma nessuno sembra volersi prendere la responsabilità di dare risposte ai cittadini – dice il consigliere comunale di Capannori, Matteo Petrini (Fdi) – Questa grande opera permetterebbe di risolvere, una volta per tutte, molti problemi di viabilità che affliggono la piana. Certo è che si devono inserire nel contesto strutturale attuale e devono essere progettati in chiave moderna, senza che diventino il pretesto per realizzare opere secondarie di dubbia utilità”.