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Ex Manifattura sud, l’opposizione: “Coima è già ben oltre il progetto di fattibilità”

20 marzo 2021 | 14:46
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Ex Manifattura sud, l’opposizione: “Coima è già ben oltre il progetto di fattibilità”
Ex Manifattura sud, l’opposizione: “Coima è già ben oltre il progetto di fattibilità”
Ex Manifattura sud, l’opposizione: “Coima è già ben oltre il progetto di fattibilità”
Ex Manifattura sud, l’opposizione: “Coima è già ben oltre il progetto di fattibilità”

Santini, Bindocci e Barsanti: “Consegnato a ditte un definitivo che prevede anche il collegamento con le Mura”

La ristrutturazione edilizia della Manifattura sud torna nuovamente alla ribalta delle cronache, a seguito di un articolo pubblicato su alcuni quotidiani d’informazione, che ha sollevato non poche polemiche, l’amministrazione comunale dal canto suo, ieri sera (19 marzo), ha convocato il Consiglio comunale straordinario sull’argomento.

“Il Comune non sa cosa sta succedendo, oppure fa finta di nulla?”. E’ l’interrogativo lanciato stamani (20 marzo) dai consiglieri comunali di opposizione Remo Santini (SìAmoLucca), Massimiliano Bindocci (Movimento 5 Stelle) e Fabio Barsanti (Difendere Lucca). Sulle mura di Lucca al baluardo san Paolino, l’opposizione si è riunita per presentare un progetto sull’area sud della Manifattura tabacchi di Coima, che secondo loro, è già definitivo. I tre esponenti hanno infatti esibito della documentazione che comproverebbe come Coima – che in cordata con la Fondazione cassa di risparmio è interessata al recupero del mega immobile – “abbia inviato ad alcune ditte selezionate, anche lucchesi, un avviso per partecipare alla gara d’appalto dei lavori, con scadenza il 29 marzo per presentare le offerte: allegando il progetto definitivo che comprende il computo metrico, gestione del cantiere, cronoprogramma, elaborati strutturali, impiantistici e architettonici, compresa la famosa passerella che collegherà lo stabile alle Mura”. Ciò, secondo loro, implicherebbe una mancanza di trasparenza da parte dell’amministrazione comunale che al contrario fino ad oggi, ne ha sempre negato l’esistenza.

“Siamo di nuovo qui per chiedere maggiore trasparenza all’amministrazione e anche chiarezza da parte di Fondazione cassa di risparmio di Lucca e Coima – dice il capogruppo di Siamo Lucca, Remo Santini – Teniamo a specificare che non c’è da parte di nessuno la volontà di lasciare la Manifattura a rudere come si trova adesso. Da alcuni articoli della stampa però, abbiamo scoperto che esiste un progetto definitivo e siamo in possesso della documentazione che lo conferma, quando il comune dice il contrario, che è sempre tutto da stabilire. A questo punto il titolo di questa conferenza potrebbe essere: l’amministrazione ci è o ci fa?”.

Secondo ciò che dice l’opposizione, nel progetto sarebbero rimasti anche alcuni dettagli che dovrebbero essere già stati superati, come la passerella di collegamento tra la Manifattura e le Mura di Lucca.
“La documentazione di cui siamo entrati in possesso, che ci hanno fornito alcuni professionisti, indica un progetto in cui è tutto pronto, un progetto definitivo sul quale sono stati tenuti all’oscuro opposizione e cittadinanza – dice il consigliere di opposizione, Massimiliano Bindocci – Se la progettazione di un’opera ha un costo del 10 per cento sul totale, questi documenti indicano che tutto è già stato preparato nel dettaglio, ma chi ha pagato per questi studi? L’amministrazione comunale? Coima? Ma soprattutto, di cosa si parlerà nei consigli comunali straordinari richiesti dalla maggioranza”?

Se la questione non fosse stata resa pubblica dalla stampa, dicono i tre, la partecipazione dei cittadini non ci sarebbe stata e la sensazione è che a pagare il progetto definitivo sia l’amministrazione comunale. Ma cosa è contenuto nella documentazione che presto verrà resa pubblica, ma che è stata solo mostrata alla stampa?
“I documenti provano che esiste un progetto definitivo per Coima, con una scadenza al 29 marzo come ultimo giorno come termine massimo alle ditte per presentare la manifestazione d’interesse – prosegue Bindocci – Le domande sono queste, qual è la reale situazione? Il comune sa dell’esistenza di questo progetto o fa finta? Dove si è deciso questo progetto definitivo e chi è a deciderlo”?

Se tutto ciò che viene indicato dall’opposizione e il contenuto dei documenti confermeranno ciò che è stato presentato oggi, i vari attori di questo progetto, amministrazione comunale, Fondazione cassa di risparmio di Lucca e Coima, avrebbero proseguito senza rendere partecipe la cittadinanza.
“Tutto sembra già deciso – dice il consigliere Fabio Barsanti – se un privato si fa avanti fino a questo punto vuol dire che è quasi sicuro di riuscire a spuntarla quando verrà fatta la gara”.

Qual è il ruolo dell’amministrazione comunale?

Da agosto facciamo fatica ad accedere agli atti – prosegue – il sindaco Tambellini si fa bello dicendo di aver convocato il Consiglio comunale. Ma in tutto questo tempo abbiamo avuto un forte ostruzionismo, quando chiedevamo l’apertura di un dibattito pubblico. Qual è il gioco dell’amministrazione? Se è all’oscuro di questo progetto, allora vuol dire che i privati se ne stanno prendendo gioco, se ne è cosciente allora ha nascosto alla città e all’opposizione un progetto già pronto. Qualunque sia la realtà, l’amministrazione Tambellini non ci fa una bella figura”.

L’opposizione tiene a sottolineare che il comune si trova ostaggio di un unico progetto di ristrutturazione della Manifattura sud, ma che in realtà non mancano altri interlocutori. “Abbiamo visto che gli interessi nei confronti della Manifattura ci sono – dice BarsantiMusic Innovation Lab e i suoi soci hanno dimostrato da tempo l’interesse e si sono proposti come alternativa”.

Coima e Fondazione cassa di risparmio intanto stanno presentando il progetto a varie associazione nel tentativo di cercare consensi.
“In questi giorni l’amministrazione sta cercando consensi, ma è chiaro che il progetto è divisivo per tutti. Fondazione cassa di risparmio e Coima per dimostrare il consenso sul progetto hanno chiesto il parere di Confcommercio, Confartigianato, che prima si era dichiarata contraria ma è stata convinta a ripensarci, Coldiretti e altri. Il tentativo è chiaro, convincere gli ordini professionali attraverso incontri per ottenere il loro consenso, ma questo è un consenso che viene dall’alto, non dal basso come vorrebbero farci credere. In realtà il progetto non è voluto dalla città”, conclude Barsanti.

“Tutto questo sta avvenendo mentre il Comune continua ad affermare che la proposta di fattibilità dell’intervento, che prevede di cedere per 40 anni l’incasso dei parcheggi ai privati, è in corso di approfondimento – sostengono i tre esponenti dell’opposizione –. E per l’appunto proprio ai primi di marzo l’amministrazione Tambellini, con alcuni determine, ha investito 58 mila euro per l’aggiornamento del rapporto di valutazione della stima dell’ Ex Manifattura, per la valutazione della fattibilità progettuale dei nuovi parcheggi e infine per la valutazione economico finanziaria della proposta Coima. Con un pronunciamento che deve arrivare, da parte dell’ente pubblico, entro il 25 marzo. Mentre fa questi approfondimenti, il Comune sa che la cordata privata è ben oltre la fattibilità del progetto, ma ha consegnato in giro a dei professionisti quello definitivo e sta contattando le ditte per affidare i lavori? Chi sta prendendo in giro chi? Come mai?”.

“Sono convinto personalmente  – dice Santini – che il recupero della Manifattura sud, sia che l’amministrazione accetti o meno la proposta di Coima, diventerà oggetto della campagna elettorale per le amministrative che si terranno nel 2022, allo stesso modo in cui l’ospedale san Luca è stato protagonista della campagna elettorale nel 2007”.

“La Soprintendenza non è a conoscenza del progetto e dice di non saperne niente da molti mesi”, conclude il consigliere Bindocci.