Giovani Lucca in Azione: “Manifattura, totale assenza di dialogo tra amministrazione e comunità”

Il gruppo: “Nonostante le criticità il progetto sembra purtroppo in dirittura d’arrivo”
Anche il gruppo giovani Lucca in Azione dice la sua sulla complessa e spinosa questione del recupero area sud ex Manifattura.
“Tutto il processo è stato caratterizzato da una totale assenza di dialogo tra amministrazione e comunità -affermano -. Vi sono inoltre condizioni di forte criticità: infatti a titolo di contributo pubblico del concedente vengono sommati al guadagno proveniente dall’uso dei parcheggi la loro gestione per oltre 25 anni (50 e poi 40 nelle precedenti ipotesi), la rinuncia del Comune ad applicare per tutto il periodo di concessione la tariffa inerente l’utilizzo degli spazi pubblici, limitazioni e condizionamenti per i prossimi decenni su eventuali scelte politiche inerenti soluzioni di mobilità alternative sull’area e in conclusione la cessione definitiva e irrevocabile della parte sud della Manifattura (18.043 metri quadri) a 3.200.000,00 euro (177,00 euro al metro quadro). La perdita definitiva e irrevocabile da parte del comune e la conseguente vendita a basso costo del complesso immobiliare, senza indicare alcuna prospettiva temporale o organica di riutilizzo appaiono come una sconfitta non solo per l’amministrazione e la comunità tutta, ma anche per la rinascita di un immobile utilizzabile per lo sviluppo e la creazione di attività socioculturali fondamentali”.
“Nonostante le criticità – proseguono -, nonostante i paradossi e gli ossimori che si interpongono tra il progetto e quanto chiesto dalla soprintendenza (‘non consentono destinazioni d’uso residenziali o ricettive, che comporterebbero il frazionamento e lo snaturamento degli spazi’, e sono esclusi ‘usi non compatibili con il carattere storico e artistico del bene medesimo’ con espressa conferma della ‘fruizione pubblica’), il progetto sembra purtroppo in dirittura d’arrivo, con protagonista un’amministrazione forse ormai stanca ma comunque lontana dai propri cittadini, da coloro che dovrebbe rappresentare e dagli interessi comuni da portare avanti“.
“L’ostinata determinazione nel voler andare avanti ad ogni costo – concludono -, senza prendere in considerazione le argomentazioni emerse nel dibattito pubblico degli ultimi mesi, crea una situazione di conflitto tra il bene comune, lo sviluppo ma soprattutto la volontà cittadina e il desiderio di voler liquidare questa questione senza prendere in considerazione una qualsiasi forma di dialogo tra cittadini e istituzioni”.