Rifondazione comunista: “Sinistra unita per creare una vera alternativa”

Appello del partito a livello locale
Una sinistra unita per creare una alternativa credibile. E’ questo l’invito che fa Rifondazione comunista di Lucca.
“Alcuni mesi fa – spiega il segretario Giulio Strambi -come Rifondazione comunista, raccogliendo anche le sollecitazioni che ci venivano da altri soggetti, lanciammo la proposta di creare un ‘movimento’ che, partendo dai problemi dei cittadini e della città, offrisse delle risposte di sinistra. Purtroppo la pandemia ci ha impedito di incontrarci e non è facile costruire se non puoi confrontarti e agire. Ma proprio la grave crisi, sia economica che sociale, che la pandemia sta determinando, ci impone di riprendere il lavoro interrotto e riaprire una fase di dialogo e di ascolto reciproco fra tutte le donne e gli uomini che condividono l’urgenza della costruzione dell’alternativa, sia a livello locale che nazionale. Confidiamo che questa “chiamata di emergenza” possa essere utile alla definizione e alla nascita di una prospettiva unitaria, in un confronto aperto e all’altezza della gravità di questo momento drammatico”.
“La pandemia del Covid, che ha la sua origine nella devastazione ambientale ed è stata pesantemente amplificata dalla gestione privatistica di sanità ed industria farmaceutica, sottolinea la necessità di modificare urgentemente e radicalmente lo stato di cose presente – afferma -. Occorre cambiare direzione, non tornare a prima. A livello nazionale il governo Draghi esprime la convergenza di centrodestra, centrosinistra e movimento 5 stelle attorno alle politiche neoliberiste. Non si tratta di una novità assoluta: le diversità tra i poli politici oggi esistenti hanno il loro baricentro all’interno del pensiero unico. Il bipolarismo è servito principalmente ad allontanare la rappresentanza delle classi popolari e dei loro interessi dal sistema politico, a sostituire l’alternanza all’alternativa. In questo contesto è maturato un distacco tra popolo e istituzioni rappresentative che mette a rischio lo stesso quadro democratico. Crisi sociale e democratica si intrecciano pericolosamente”.
“Nello stesso modo, a livello locale – aggiunge Strambi – assistiamo a scelte di devastazione del territorio, di tentativi di svendere e privatizzare beni pubblici, di mancanza assoluta di coinvolgimento e di ascolto dei cittadini e delle cittadine. Le vicende di San Concordio, della ex manifattura, degli assi viari esemplificano in maniera esemplare questa situazione. Nonostante vi siano reti, intelligenze e soggettività – associazioni, comitati, settori sindacali conflittuali, movimenti, partiti, liste ed esperienze civiche legate al territorio – che operano positivamente e si battono con tenacia, non si riesce a incidere per modificare radicalmente queste scelte. Come Rifondazione comunista vogliamo cooperare per lo sviluppo di un movimento che a partire dalle questioni sociali, ambientali, democratiche, da quelle legate alla differenza di genere, porti alla costruzione, tanto difficile quanto necessaria, di una aggregazione, di una soggettività che da sinistra, insieme a forze ambientaliste e civiche, si batta per l’alternativa. Si tratta di socializzare la politica e politicizzare il sociale, superando steccati e diffidenze, senza la pretesa di cancellare le differenze o di ridurre ad uno la pluralità delle diverse esperienze. Un percorso con l’obiettivo di porre le basi per una aggregazione unitaria e plurale, per una soggettività che per dimensioni e credibilità possa rappresentare appunto una alternativa. Siamo consapevoli delle difficoltà da superare: prendiamoci il tempo necessario, senza l’incombere di precipitazioni elettoralistiche, ma con la coscienza di non dover perderne altro: il tempo è ora”.