Il sindaco in Consiglio: “Manifattura, proposta Coima valida ma ancora da rivedere”

Il primo cittadino dopo la riunione della giunta: "Abbiamo messo condizioni"

Il futuro dell’ex Manifattura sud è approdato anche ieri sera (25 marzo) in consiglio comunale. Il motivo è stato il fatto che solo qualche ora prima la giunta aveva approvato la delibera di valutazione del progetto di Coima e Fondazione Crl, ponendo tuttavia delle condizioni. A spiegarlo in aula è stato il sindaco Alessandro Tambellini. “Oggi (25 marzo) alle 17, con una riunione di giunta abbiamo inviato le nostre decisioni ai proponenti, Fondazione cassa di risparmio di Lucca e Coima Sgr. Si tratta di un tema delicato, comunque la giunta ha espresso le proprie condizioni per la fattibilità del progetto giudicato di rilevanza e di interesse, ma soggetto a condizioni – dice il sindaco di Lucca, Alessandro Tambelli –. Stasera è stata inviata una pec con la quale abbiamo indicato la nostra delibera per rivedere la proposta pervenuta. E’ un tema altamente discusso anche fuori dal consiglio e adesso ci sono le decisioni della giunta che diverranno note a tutti stasera. Se la mozione andrà verso una risposta positiva sarà poi al conferenza di servizi a fare le sue valutazioni e se anch’essa fosse positiva si arriverà alla collocazione dell’operazione all’interno del piano delle opere pubbliche quindi alla dichiarazione di pubblica utilità. Seguiranno altri passaggio fino all’approdo della discussione in Consiglio comunale che a quel punto sarà chiamato ad assumere la decisione definitiva”.

I consiglieri di opposizione Santini e Bindocci chiedono ulteriori approfondimenti da parte del sindaco:  “Posso dire che a fronte di una proposta che proviene dall’esterno, da Coima e Fondazione, si può rispondere sì, no o sì con alcune condizioni: noi abbiamo preso quest’ultima strada – spiega il sindacoNella proposta, c’erano delle condizioni non accettabili, ma è comunque di notevole interesse. Sta al proponente adesso decidere, successivamente partiremo con l’istanza partecipativa, sulla proposta reale”.

La risposta non convince i consiglieri Bindocci e Santini: “Ennesimo tentativo di essere trasparenti, ma il giorno dopo che si sono prese le decisioni: chiediamo di poter avere prima possibile questa documentazione”, rispondono entrambi i consiglieri.

La riunione del Consiglio è proseguita con alcune mozioni all’ordine del giorno, ovvero la proposta di conferimento della nomina di senatore a vita di una sopravvissuta a foibe, presentata dal Consigliere della Lega, Giovanni Minniti:

“Sono contento che questa mozione sia discussa oggi e non il 10 febbraio, scelto come giorno del ricordo, perché è importante tenere viva la memoria di questo gesto perpetrato dal comunismo jugoslavo e ricordarlo è un dovere morale di ognuno di noi. Il conferimento della nomina a senatore a vita potrebbe essere per Egea Haffner, la cui foto da bambina con la valigia in mano è diventato il simbolo storico dell’esodo istriano” dice il Consigliere Minniti.

L’assessora Ilaria Vietina osserva i problemi di non competenza del consiglio comunale: “I senatori a vita sono nominati dal Presidente della Repubblica, come espressamente viene citato nella nostra Costituzione. Ogni istanza o suggerimento non dipende da altri soggetti e deve essere riferita a persone di cui si evidenziano i meriti. A prescindere da questa, la richiesta non può essere presa in questione perché non si fa riferimento ad una persona ma a una categoria. Liliana Segre al contrario ha altissimi meriti nel campo sociale e non è stata nominata senatrice a vita solo per essere stata vittima dell’olocausto, ma per l’altissimo valore morale nel ricordare e diffondere la memoria di questa tragedia”.

Ma il consigliere Giovanni Minniti non è d’accordo e si lancia in considerazioni contro la senatrice: “La questione dei meriti è solo formale, anche la Segre non ha grandissimi meriti per vantare la nomina di senatrice a vita”.

I consiglieri Pilade e Giannini si sono dichiarati stupefatti dalle dichiarazioni del consigliere della Lega. La mozione viene respinta con 22 voti contrari e 10 favorevoli su 32 presenti.

La terza mozione è presentata dai consiglieri di opposizione Barsanti e Bindocci: “La via Nuova per Pisa, statale Brennero, è una strada con una conformazione poco pratica per chi non va in automobile ad alta velocità, è frequente teatro di incidenti ed è pericoloso camminare su quella strada. A Santa Maria del Giudice è persino pericoloso l’immissione nella via – sottolinea Bindocci –. Sappiamo benissimo che il Comune di Lucca non ne è responsabile, ma chiediamo che si faccia promotore con Anas per trovare delle soluzioni. La mozione chiede di creare un tavolo con gli enti di riferimento, per un percorso di ammodernamento e semplicità relativo alla viabilità dell’arteria stradale”.

Il consigliere con delega all’urbanistica Gianni Giannini si sente punto sul vivo dalle parole dell’opposizione: “La via Nuova per Pisa è pericolosa e questa è una verità, Anas società assegnataria dell’arteria stradale è stata più volte in attrito con il Comune di Lucca, per interventi di messa in sicurezza – dice – Il rapporto di collaborazione ha stentato a partire per colpa della società statale, uno dei primi interventi fatti è stata la rotonda a san Michele in Escheto in cui prima si verificavano gravi incidenti. L’amministrazione ha proseguito con richieste di interlocuzione con Anas senza risparmiarsi, per raggiungere un grado maggiore di sicurezza e gli interventi negli anni sono stati molti . E’ difficile a questo punto, accettare critiche con scopi di ricerca visibilità da parte dell’opposizione, è evidente che la mozione è una critica sul lavoro fatto e chiedo la sua bocciatura”.

I consiglieri di opposizione, Barsanti e Di Vito, criticano la risposta di Giannini evidenziando i numerosi incidenti sulle strade intorno alla città di Lucca e ribadiscono che non si tratta di una critica alla maggioranza, ma di una richiesta di attenzione alla sicurezza e al traffico urbano. La mozione viene comunque respinta con 12 voti favorevoli e 18 contrari.

Altra mozione presentata dal consigliere Fabio Barsanti: “La mozione è del 9 luglio e chiede di organizzare in autunno un evento culturale dedicato a Ungaretti, coinvolgendo l’associazione lucchesi nel mondo – spiega Barsanti –. Ungaretti ha un legame forte con la terra d’origine e ha fatto molti riferimenti specifici alla città di Lucca, nel 1958 gli viene conferita la cittadinanza lucchese e lo scorso anno ricorrevano 50 anni della sua morte, ed è una ricorrenza passata un po’ in sordina. La mozione chiede di prendere l’impegno di intitolare il prossimo ponte sul Serchio a Giuseppe Ungaretti, essendo anche figura legata al fiume”.

L’assessora di riferimento Ilaria Vietina non è d’accordo sulle critiche mosse: “Le iniziative legate a Ungaretti, da parte dell’amministrazione comunale sono state numerose e si sono susseguite dal 2018 fino ad oggi. Il Comune è stato molto attivo con eventi e valorizzazioni sul nome del poeta e consideriamo non necessario insistere sul tema, ne sulla critica fatta all’amministrazione. E’ già in corso la discussione sull’intitolazione di uno degli istituti comprensivi a Giuseppe Ungaretti, questo è impegno preciso e costante nel ricordo della sua figura”.La mozione ottiene un parere contrario del Consiglio e viene respinta con 10 favorevoli 1 astenuto e 18 contrari.

La quinta mozione è di nuovo presentata da Barsanti. “La mozione prende spunto dal fatto che a Lucca non c’è una via o un luogo importante dedicato a Falcone e Borsellino – dice Barsanti –. Il prossimo anno, 2022, sarà l’anniversario della loro morte, chiediamo con la mozione un modo per ricordarli intitolando una piazza, uno spazio, un luogo pubblico”.

Riponde sempre l’assessora Vietina: “Questa sollecitazione all’amministrazione segue altre due iniziative attivate, la prima nata all’interno dell’istituzione scolastica Lucca 3. Da diversi mesi, con un percorso legato a problematiche di educazione alla legalità, alcune scuole hanno richiesto l’intitolazione di un luogo cittadino al loro nome, inoltre anche l’assessore Bove ha fatto la stessa richiesta – dice Vietina –. Grazie al consigliere Barsanti, ma è arrivato tardi”. Anche questa mozione del Consigliere Barsanti viene quindi respinta insieme alle altre.

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