Manifattura sud, terremoto nella giunta: revocate le deleghe all’assessore Marchini

L’esponente di Lucca Civica non partecipa alla seduta sul project, il sindaco: “Rotto il rapporto di collaborazione e fiducia”
Una decisione politica che la dice lunga su quanta tensione si stia addensando sul progetto di riqualificazione dell’ex Manifattura sud. Tensione che ha avuto un primo effetto sulla stessa giunta Tambellini, che perde Celestino Marchini. All’ormai ex assessore questo pomeriggio (26 marzo) il sindaco ha revocato le deleghe ai lavori pubblici, al piano di regolazione del traffico, alla sicurezza stradale e manutenzione del verde pubblico.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso – dopo alcuni episodi che avevano portato ad un allontanamento tra l’assessore e il sindaco – è stata la mancata partecipazione di Marchini, esponente di Lucca Civica, alla seduta della giunta che doveva esaminare l’ultima proposta di project financing di Coima e Fondazione Crl. Una assenza che in un momento tanto delicato non è apparsa casuale.
“Alla base della decisione – spiega il Comune in una stringata nota – la fine del rapporto di fiducia fondamentale per la collaborazione fra sindaco e assessore”. In particolare nel documento si legge che in passato si sono registrate “azioni insufficientemente coordinate” fra l’assessore e altri ambiti funzionali con i quali era utile mantenere la più ampia collaborazione. Si sono perciò determinate “insufficienze comunicative sia all’interno del Comune che nei confronti della cittadinanza”.
“Considerato l’alto valore politico rappresentato dal recupero della ex Manifattura – spiega il Comune – intorno al quale si è sviluppato un ampio dibattito cittadino, la mancata partecipazione alla giunta comunale convocata per le 17 del 25 marzo, avente all’ordine del giorno, fra le altre pratiche, la risposta alla società proponente dell’intervento per la parte sud, giunta nella quale si approvava un atto di così rilevante importanza, si è prefigurata come una presa di distanza dal provvedimento stesso, molto approfondito e discusso collegialmente negli ultimi mesi, determinando la rottura del vincolo fiduciario fra sindaco e assessore”.
L’assenza alla seduta era stata annunciata al sindaco poche ore prima e stando al primo cittadino “senza una valida giustificazione”.
Nella mattinata di oggi il sindaco ha comunicato all’assessore che “il suo comportamento ingiustificato interrompeva il rapporto fiduciario e che sarebbe quindi seguito un decreto di revoca”. Il sindaco ha riservato per sé, al momento, l’assegnazione e gestione delle deleghe revocate.
Dal canto suo, Marchini, al momento si limita a prendere atto della decisione di Tambellini e si trincera dietro un secco “no comment”.