Pfizer, Montemagni (Lega): “Dalla Regione serve chiarezza sulla distribuzione delle prime dosi”

La capogruppo in consiglio regionale: “Non vorremmo che l’apparato burocratico abbia avuto accesso a una corsia preferenziale rispetto ai nostri anziani”
“A quali categorie sono state somministrate le prime dosi di vaccini Pfizer che sono arrivate in Toscana?”. A chiedere spiegazioni al presidente della Regione Eugenio Giani è la capogruppo della Lega in consiglio regionale Elisa Montemagni.
“Sui vaccini di questa casa farmaceutica la Regione deve fare un chiarimento alla luce delle dichiarazioni di Giani che non possono passare inosservate. Lo stesso Giani ammette che le dosi di Pfizer non siano state distribuite in modo equo. Ma questo non basta. Il Presidente deve spiegare dettagliatamente la cosa, fra chi ne aveva pienamente diritto e chi no. I Pfizer sono i vaccini che la Regione aveva destinato fin dall’inizio solo per anziani e operatori sanitari – va avanti Montemagni -. Ma secondo le testuali parole di Giani la stessa Regione ha ‘evidentemente concentrato su un’area di interpretazione un po’ più estesa gli operatori sanitari. Quindi poi ci siamo trovati di rincorsa sugli ultraottantenni’. Nel caos che si sta scatenando in queste ore, ci chiediamo quindi che cosa significhino le parole del Presidente Giani che pesano come un macigno sull’intera gestione della campagna vaccinale”.
“Non ci voleva uno scienziato per capire, stante la drammatica esperienza vissuta nelle Rsa, che gli ultraottantenni fossero quelli che necessitavano di una corsia preferenziale. Quindi ci chiediamo: quale interpretazione è stata data agli operatori sanitari? Quali categorie oltre a medici, infermieri e oss sono state incluse in questa lista? Non vorremmo – conclude Elisa Montemagni – che ancora una volta l’apparato burocratico che in questi anni ha reso ancora più macchinosa ed elefantiaca la gestione del sistema sanitario toscano abbia avuto accesso ad una corsia preferenziale rispetto ai nostri anziani che da settimane ancora attendono di ricevere la prima dose”.