Azione Lucca: “Marchini cacciato dalla giunta, segno di rottura manifesta”

Il movimento: “Se l’amministrazione non sospenderà la procedura le divisioni saranno destinate ad allargarsi”
“La revoca delle deleghe all’assessore Marchini ci lascia profondamente stupiti, per il modo e per la violenza del messaggio; quasi che l’opinione dissenziente non fosse ammessa. Al di là infatti di censure che in precedenza erano passate inosservate, il comunicato di Palazzo Orsetti mette in chiaro come sia stata l’assenza dello stesso Marchini alla riunione di giunta convocata per l’approvazione del project financing proposto da Coima sgr – Fondazione CaRiLu ad aver determinato una così grave decisione”. A dirlo è Azione.
“Non possiamo invece dirci stupiti della frattura che tale revoca rende manifesta nella città: una frattura determinata da un atteggiamento di assoluta ostinazione e indisponibilità al dialogo del Pd e, non ultimo, da un atteggiamento protervo da parte dei vertici della Fondazione – prosegue la nota -. Pur a fronte degli appelli provenienti da più parti, non ultimo a fronte della presentazione da parte di venti sigle associative di una richiesta di apertura ad un percorso partecipativo, i protagonisti di questa vicenda hanno comunque frapposto il più assoluto diniego. Ciò che pensiamo di questa avventurosa iniziativa lo abbiamo già scritto e non è oggi necessario tornarci sopra. Certo è che per la porzione sud della manifattura vediamo un percorso del tutto diverso. Un percorso che, con il coinvolgimento di tutte le forze politiche e le formazioni sociali, delinei una destinazione degli immobili affatto diversa da quella ipotizzata da Coima Sgr Fondazione: una destinazione che sia interamente al servizio della città e che non pregiudichi la proprietà pubblica dell’area”.
“Sappiamo bene come ciò sia realizzabile – si afferma -, abbiamo avuto conoscenza della manifestazione di interesse pervenuta per ben due volte al Comune da parte di privati investitori, disposti a farsi interamente carico della ristrutturazione degli immobili e della riqualificazione dell’area, nella sua destinazione a spazi per il coworking ed alla coabitazione, alla cultura, alla musica ed alla partecipazione dei cittadini. Sono simili proposte, di vero parternariato pubblico privato, che consentono il perseguimento dell’interesse pubblico: il mantenimento della proprietà pubblica degli immobili, la loro riqualificazione al servizio della città e la giusta e temporanea redditività per il privato investitore, in maniera realmente sostenibile dal punto di vista del mantenimento del benessere ambientale dei cittadini”.
“Se l’amministrazione sarà disposta a sospendere la procedura avviata con la recente delibera di giunta e ad aprirsi ad un confronto a tutto tondo circa le concrete possibilità di riqualificazione dell’area, alternative alla proposta Coima sgr Fondazione CaRiLu, così anche dando prova di Lucca in Azione voler ricomporre l’attuale fragorosa frattura cittadina, noi ci saremo e non faremo mancare il nostro serio contributo. Diversamente la frattura sarà necessariamente destinata ad allargarsi”.