Il Giglio guarda al futuro: tanti eventi estivi e nel nome di Puccini

Ok in commissione alle pratiche di bilancio. Bindocci (M5S) ancora critico sulla gestione del personale, ma se ne parlerà in una seduta ad hoc
Nella commissione congiunta bilancio e partecipate , che si è riunita stamani (29 marzo), si parla della situazione del teatro del Giglio, con l’approvazione del bilancio 2021. Nelle intenzioni il teatro diventerà il centro della cultura cittadina durante i mesi estivi.
Anche lo scorso anno, nel tentativo di far fronte ad una situazione di emergenza, il personale del pubblico spettacolo ha sfruttato i mesi di bella stagione, per programmare eventi culturali all’aria aperta, nel rispetto delle norme sulla sicurezza stabilite dall’emergenza sanitaria. Nonostante la situazione non congeniale, gli eventi hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico e anche nei mesi invernali si sono susseguiti spettacoli on line e dirette streaming, includendo ancheprogetti didattici per le scuole. Il pubblico spettacolo, ha sì interrotto il suo lavoro in presenza, ma si è riconvertito in una sorta di smart working che ha comunque suscitato un buon interesse da parte del pubblico e risulterà importante anche in vista di un’eventuale riapertura, che, se tutto va bene, avverrà nel mese di maggio.
Ai lavori delle due commissioni erano presenti l’assessore al bilancio Giovanni Lemucchie l’assessore alla cultura Stefano Ragghianti. All’ordine del giorno il bilancio triennale del teatro e la programmazione 2021. Alla riunione, virtuale, anche il direttore generale del teatro Antonio Marino e il presidente Gianni Del Carlo.
L’assessore Ragghianti con delega alla cultura, introduce il tema: “Il bilancio preventivo 2021 e triennale del teatro del Giglio è un appuntamento necessario, con cui andiamo a colmare un ritardo. Tutti lo abbiamo ritenuto come un passaggio importante, iniziato da molto tempo con una fase di risanamento e riposizionamento del teatro nella vita culturale della città – dice l’assessore – La prossima stagione non è priva di punti interrogativi e vedrà musica danza e prosa protagonisti, ripescando vecchi e nuovi appuntamenti, ma consapevoli del fatto che saremo nuovamente di fronte a delle limitazioni e occorrerà sfruttare al massimo gli spazi all’aperto. Ci saranno novità a partire dal sito e a un programma di investimenti autonomi dal carattere molto importante. Il teatro è adesso con i conti a posto, ci sarà ancora qualcosa da fare, ma il più è fatto e all’interno di un piano strategico della cultura, l’assetto e l’organizzazione del teatro è una delle questioni da affrontare. Oggi presentiamo un conto economico di 2,8 milioni di euro”.
Il periodo che stiamo vivendo è risultato una vera disgrazia per il settore culturale e del pubblico spettacolo, uno dei più colpiti dalla pandemia. Le notizie su un eventuale riapertura si sono susseguite numerose in questi giorni, il governo aveva stabilito che il 27 marzo cinema e teatri sarebbero stati riaperti. Purtroppo l’andamento epidemiologico non fa ben sperare e la misura è stata rimandata a data da definirsi. Si parla del mese di maggio, ma tutto è legato alla curva dei contagi e alla speranza di assistere, con l’arrivo della bella stagione, ad una significativa inversione di tendenza.
“La programmazione del 2021 – dice l’amministratore unico del Teatro del Giglio, Gianni del Carlo – paradossalmente è ancora più difficile dello scorso anno perché presenta gli stessi problemi. Sono passati tre mesi dal suo inizio e i teatri rimangono chiusi. In questi mesi abbiamo provato a fare attività on line e con le scuole (sempre on line). Sono attività che hanno anche avuto un certo riscontro, ma non sono paragonabili agli spettacoli dal vivo”.
“La programmazione è di solito stabilita a gennaio e il fatto che sia stata spostata a marzo indica le notevoli difficoltà che ci sono nel settore – prosegue – Il programma di quest’anno mantiene tre opere liriche, che si concentreranno nella seconda parte dell’anno. Abbiamo cercato di recuperare le opere tralasciate la scorsa stagione, non sempre è stato possibile perché gli spettacoli vengono stabiliti con largo anticipo. Forse uno dei pochi dati positivi è stato quello di avere più tempo per programmare l’attività estiva, che vedrà il teatro protagonista, con attività lirica, di danza e prosa. Nella programmazione sono rientrate anche tutte quelle attività ed impegni finanziari del bilancio 2021, che hanno puntato sulla formazione dei dipendenti e su una serie di lavori al teatro, realizzati in parte con risorse del teatro stesso, allo scopo di presentarsi al meglio per la riapertura. I lavori stanno andando avanti, sugli impianti, sulle poltrone, sulla buca. I tempi saranno rispettati e la loro conclusione è prevista entro un mese e mezzo”.
Il direttore del Teatro del Giglio, Antonio Marino, aggiunge alcune parole e precisazioni a quelle già esposte dall’amministratore: “Gli investimenti diretti del teatro, a compimento e integrazione di quelli che il Comune sta già facendo, riguardano il recupero del palcoscenico, della buca dell’orchestra e di alcuni impianti elettrici e sanitari. Con l’obiettivo di aggiungere anche degli interventi legati all’area del retropalco e della sartoria, sono investimenti sull’apparato tecnico, relativo ad alcuni macchinari legati al palcoscenico, luci e strumenti da sostituire, dovuti a motivi di anzianità e di adeguamento alle normativa sulla sicurezza, per una spesa di circa 90mila euro – dice Marino – Abbiamo ristrutturato il sito web, che permetterà di gestire e ospitare parte dell’attività di streaming, per rendere più vicini a noi le notizie sui canali social. Gli investimenti proseguiranno sulle competenze interne, con progetti formativi di carattere gestionale, sulle procedure di gara e appalti, interventi di formazioni e rifocalizzazione del personale tecnico sugli apparati scenici e molto altro, che coinvolgerà tutto il personale.
Riassumendo, gli investimenti riguardano tre grandi aree, l’area di produzione (con la ristrutturazione del Teatro del Giglio), l’area marketing (ammodernamento del sito internet e integrazione streaming) e l’area formativa (sulla formazione del personale)”.
“Il programma – prosegue Marino – prevede la riapertura del teatro a maggio, sperando che il pubblico passa accedervi, anche se con numeri più contenuti. Ad inaugurare la stagiona sarà la prosa, forse ci sarà una rappresentazione di lirica, ma la parte più importante verrà svolta nella programmazione estiva all’aperto e abbraccerà tutti i settori dalla prosa, alla lirica, alla canzone popolare, al teatro di strada, riproporremo una versione riveduta dell’Ape teatrale. Da settembre a dicembre il programma proseguirà con prosa, lirica e la danza”.
Sulla gestione del teatro del Giglio, l’opposizione si è rivelata molto critica, in particolar modo nella situazione in cui si trova il personale. Molti consiglieri si sono espressi con numerose critiche evidenziando problematiche di cui sono arrivati a conoscenza attraverso segnalazioni anonime.
“E’ logico che stiamo vivendo un momento particolare e inedito su tutta l’attività dello spettacolo e dopo un anno buttato via, sembra che qualcosa si sia fatto, con la volontà di non perdere gli anni di lockdown, per ripartire in maniera positiva – dice il consigliere di opposizione, Massimiliano Bindocci – Sul personale e sulle spese, ci sono situazioni fuori dalla norma motivate come attività straordinarie. Specialmente sul lockdown, si sono evidenziate situazioni strane, in cui c’è del personale in cassa integrazione e del personale che fa straordinari, con stipendi che superano addirittura le cifre che prende il sindaco. Sulla gestione omogenea della cassa integrazione e sulla gestione del personale c’è molto da discutere insomma e trattandosi di cifre che finiscono in bilancio non vedo il motivo di non parlarne. Ci sono maschere che dicono di svolgere funzioni amministrative e altre che ci contattano in maniera anonima o sotto falso nome, per raccontarci alcuni aspetti di gestione interna che non sono lineari, questo clima è segnale di grande malessere”.
“Riguardo alla programmazione – conclude Bindocci – finalmente si è fatta nei tempi e prendo atto che su questi aspetti c’è stata un’attenzione migliore. Tre opere liriche sono uno sforzo significativo, vedremo il livello quale sarà. Su Puccini non ho capito se c’è qualcosa di specifico o meno”.
Le questioni legate al personale verranno affrontate in un’altra commissione consiliare, l’amministratore Del Carlo risponde su quanto riguarda le eventuali spettacoli legati al nome del noto compositore lucchese, Giacomo Puccini: “Su Puccini stiamo concludendo un accordo con il Festival pucciniano, che vedrà una rappresentazione pucciniana lucchese che dovrebbe andare in scena a gennaio 2022 e poi a luglio andrà in scena a Torre del Lago – spiega l’amministratore – È un passaggio ulteriore verso l’unione di questi due enti dal carattere pucciniano e spero che l’integrazione prosegua in vista del 2024 e anche dopo. Sono convinto – conclude – della necessità che un vero Festival pucciniano, dovrebbe coinvolgere sia la città di Lucca che di Torre del Lago, come succede il altre città per il Festival di Verdi, tra pochi giorni firmeremo l’inizio di questa collaborazione”.
Il consigliere di opposizione Marco Martinelli chiede informazioni su probabili riaperture degli spettacoli alla presenza di pubblico vaccinato: “Sono previste iniziative nel 2021, con la presenza di pubblico vaccinato, in modo da far svolgere l’attività di pubblico spettacolo in piena sicurezza, come avvenuto in questi giorni in un concerto in Spagna? In Europa una certa sperimentazione in questo senso sta avvenendo, volevo capire se è stata vagliata questa possibilità”.
In Spagna, a Barcellona, si è svolto per la prima volta un concerto alla presenza di 5mila persone con l’obbligo di effettuare il tampone prima dell’inizio del concerto e di indossare mascherine ffp2, ma senza alcun distanziamento sociale. L’esperimento sembra aver funzionato e solo sei dei 5 mila spettatori sono risultati positivi e non hanno potuto partecipare.
“È auspicabile che venga fatta una nuova normativa – spiega il dottor Marino – ma per adesso non possiamo fare altro che limitare il numero dei posti”.
La pratica viene messa a votazione dalla commissione congiunta ed ottiene il parere favorevole a maggioranza di entrambe le commissioni.