Il discendente: “Castracani non fu un tiranno, è una figura fuori dalle etichette”

Lettera alla città: “L’ipocrisia di chi lo strumentalizza non cancellerà la sua memoria”
“Castruccio Castracani va oltre le etichette e i partitismi e appartiene a tutti”. A dirlo, intervenendo nel dibattito politico scatenato dall’affissione di una gigantografia di Castruccio in piazza Antelminelli, è Cstruccio Castracane, un suo discendente.
“Scrivo – si legge in una lettera alla città – per ringraziare i cittadini che hanno ricordato il mio avo e per fare alcune puntualizzazioni in merito alle polemiche degli ultimi giorni. Purtroppo oggi si tende a giudicare i personaggi della storia con valori moderni, strumentalizzando e depauperando il nostro patrimonio culturale. Castruccio Castracani va oltre le etichette ed i partitismi, appartiene a tutti, non fu un tiranno bensì un condottiero amato dalla sua città spostando gli equilibri della Toscana a favore di Lucca e dei lucchesi. Fu un uomo d’arme, comandante di ventura, come è già stato ricordato, il quale non si fermò alla Toscana e ai confini nazionali estendendo la propria fama in tutta Europa. L’ipocrisia iconoclasta di chi strumentalizza un uomo non cancellerà la sua memoria, per fortuna hanno scritto di lui Machiavelli, Dante e Mary Shelley per citare gli autori più noti. Invito i lucchesi e la giunta comunale a considerare l’identità storica ed il proprio territorio, aldilà del dibattito politico, come un’opportunità di crescita culturale ed economica. Lucca è una città che merita di essere valorizzata per sfruttare al massimo il suo potenziale di attrazione per il turismo nazionale ed internazionale”.