La protesta

Agricoltori lucchesi in piazza a Firenze per chiedere contratti e sostegni

9 aprile 2021 | 13:08
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Agricoltori lucchesi in piazza a Firenze per chiedere contratti e sostegni

Fai Cisl: “Si apra subito il tavolo lucchese per stipulare il nuovo contratto”

Fai Cisl Toscana nord è al fianco dei lavoratori del comparto agricolo: “Che siano fissi, avventizi o a tempo determinato, i lavoratori vanno tutelati e si deve esigere il rispetto dei loro diritti e bisogna smettere di considerarli di serie B“, afferma l’associazione sindacale che domani (10 aprile), scenderà in piazza davanti alla Prefettura di Firenze.

“Tutto il settore ha un contratto in attesa di rinnovo da oltre un anno ed è da tempo che si richiede a ‘gran voce’ una rapida conclusione del percorso di rinnovo dei Cpl, contratti provinciali,  come quelli che interessano il nostro territorio – dice Fai Cisl -. Il tavolo di contrattazione per la provincia di Lucca ad oggi non si è mai riunito e quello di Pistoia solo una volta e siamo ben lontani dalla prospettiva di un accordo“.

Amedeo Sabato, segretario regionale Fai Cisl Toscana e responsabile per le province di Massa-Carrara, Lucca e Pistoia ritiene: “Deplorevole che ancora una volta la parte più debole dell’agricoltura, gli operai stagionali/avventizi, siano nuovamente esclusi e senza ragione obiettiva dal Decreto Sostegni e da ogni tipo di ristoro. Bisogna ricordare – continua Sabato – che questo settore, che comprende anche gli agriturismi, nel 2020 ha perso milioni di giornate di lavoro per le quali non si ha ancora la certezza di vederle compensate dalla disoccupazione agricola”

Per questo la FAI-Cisl chiede che per il 2020 siano garantite, ai fini della tutela assistenziale e previdenziale, lo stesso numero di giornate lavorative svolte nel 2019. Inoltre si richiede un bonus per i lavoratori stagionali dell’agricoltura e la sua completa compatibilità con il reddito di emergenza e l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato delle cooperative e dei loro consorzi. Infine l’attivazione della cassa integrazione stabile anche per i lavoratori della Pesca vista la forte riduzione accusata dal settore.

Pertanto con la manifestazione di domani (10 aprile), con la presenza di una delegazione del Toscana nord al presidio davanti la prefettura di Firenze, chiediamo contratto e sostegni come irrinunciabili richieste, specie in questo complicato momento, che troppo spesso vede riconoscere meriti e doveri ma non i diritti.