Lucca Civica sui consiglieri d’opposizione: “Distributori di fake news in corsa per le prossime elezioni”

Il gruppo consiliare: “Sparano cifre a caso dimostrando quanto poco sappiano degli atti di cui vorrebbero parlare. Sono loro che dovrebbero dimettersi”
“Distributori di fake news”. Così il gruppo consiliare di Lucca Civica definisce i consiglieri Remo Santini, Massimiliano Bindocci, Alessandro Di Vito e Fabio Barsanti dopo le rivelazioni sul presunto “progetto nascosto” per la manifattura sud.
“Tre di loro hanno anche tentato di diventare Sindaco di Lucca e ora, che si avvicinano le amministrative del 2022, in una lotta fratricida che vede l’opposizione lucchese e il centrodestra in generale profondamente spaccato e in lite su tutto, i quattro consiglieri cercano di fare campagna elettorale non sulle loro proposte, non raccontando una loro idea di città, ma unicamente creando scandali che non esistono – proseguono Claudio Cantini, Andrea Giovannelli, Marie Teresa Leone, Jacopo Massagli e Gabriele Olivati -. L’attuale amministrazione è l’unica che, in 40 anni, ha avuto il coraggio, la visione e la caparbietà di aprire un percorso per portare al recupero dell’ex Manifattura Tabacchi, un immobile che – se dessimo retta a Santini, Bindocci, Di Vito e Barsanti – rimarrà un rudere decadente”.
“Anche oggi i quattro consiglieri cercano lo scoop e non si preoccupano neppure di leggere i documenti che il Comune ha fornito loro. Sparano cifre a caso e dimostrano, ancora una volta, in tutta la loro superficialità, quanto poco sappiano degli atti di cui vorrebbero parlare e soprattutto quanto poco conoscano le procedure, gli atti, le questioni che più e più volte sono arrivate anche sui banchi del Consiglio Comunale – va avanti il gruppo -. Un atteggiamento così irresponsabile che, ora che è stato smascherato appieno, dovrebbe indurre, stavolta fondatamente, alle loro dimissioni da consigliere di minoranza”.
“E così si prende una scheda tecnica e la si fa passare come progetto; si prendono dei calcoli che riguardano la tenuta impiantistica di un immobile e si fanno passare per metri quadrati, dimostrando di non conoscere niente degli strumenti urbanistici che governano la città – spiegano ancora i consiglieri di maggioranza -. Quella città che questi fantastici quattro vorrebbero tanto amministrare: ignorano l’esistenza del piano attuativo, lo strumento che dovrà decidere, attraverso un processo partecipato, cosa verrà fatto dentro la parte sud della Manifattura, in quali dimensioni e in quali metrature; ignorano cosa dice il piano strutturale del Comune di Lucca, che vieta la creazione in centro storico di grandi volumetrie a finalità commerciali. Questi sono fatti e atti, che chi siede in consiglio comunale dovrebbe conoscere”.
“Non prendere in debita considerazione questi atti pubblici e ufficiali, come fanno Santini, Bindocci, Di Vito e Barsanti, dando valenza a semplici schede tecniche come se fossero cose di chissà quale importanza e segretezza, confondendo sistematicamente le persone, sono colpi bassi alla democrazia e alla vita amministrativa della nostra comunità – concludono da Lucca Civica -. Sono atteggiamenti inaccettabili da chi addirittura si era proposto alla guida della nostra citta, e che evidentemente ha mire per il prossimo anno, ma con l’aggravante di non avere idee, non avere proposte, tranne quella di gettare fango arrampicandosi sugli specchi”.