Manifattura sud, Italia Nostra: “Una nuova zona commerciale? Questa non è modernità”

19 aprile 2021 | 11:56
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Manifattura sud, Italia Nostra: “Una nuova zona commerciale? Questa non è modernità”

Il direttivo lucchese: “E’ sfruttamento dei luoghi al posto della loro valorizzazione, asservita a un’economia consumistica”

“Questa non è modernità”. Così anche il direttivo della sezione lucchese di Italia Nostra interviene nel dibattito sul futuro dell’ex Manifattura Tabacchi.

“Che sia un outlet o soltanto un cospicuo gruppo di negozi con bar e ristorante o ‘commercio esperienziale, il concetto non cambia: secondo l’amministrazione e la Fondazione Cassa di Risparmio è questa la modernità? – si legge nella nota -. È questo il futuro per la città? Mettere in comunicazione il maggiore monumento della città, simbolo identitario di straordinaria qualità architettonica con un centro del commercio con parcheggi tramite una passerella? Manipolare l’opinione pubblica parlando di collegamento tra le Mura e una piazza a servizio dei cittadini è ridicolo. Di altre piazze Lucca non ha bisogno perché ne ha tante e belle e inoltre i cittadini e i turisti amano recarsi sulle mura non per andare a fare shopping ma per godersi uno dei parchi urbani più belli d’Europa”.

“Questa oltre ad essere un’operazione speculativa, è una operazione vecchia, legata a due concetti: allo sfruttamento dei luoghi e delle maggiori risorse culturali e ambientali della città e allo sfruttamento del turismo a cui tutto deve essere concesso facilmente (parcheggi a pagamento, ascensori, negozi, ristorante e passeggiata finale sulle Mura di Lucca, magari con uso di risciò) – va avanti la nota -. Questa certamente non è la modernità: è ‘sfruttamento’ dei luoghi al posto della loro valorizzazione, asservita ad un’economia consumistica. Italia Nostra si oppone con forza alla passerella di collegamento tra le Mura e la zona commerciale, uno sfregio che mette in pericolo l’identità dei luoghi da cui nasce la ricchezza della città e, una volta realizzato, lascerà la sua cicatrice per sempre”.