Capannori, l’opposizione chiede un incontro al Prefetto: “135 atti non discussi, adesso basta”

I consiglieri di minoranza attaccano compatti: “La maggioranza ci impedisce di affrontare temi di attualità”
“135 atti, 52 interrogazioni e 83 mozioni, che aspettano di essere discussi: adesso basta“. Sono queste le parole delle opposizioni di Capannori, che attacca la maggioranza per il suo atteggiamento “indecente, vergognoso e offensivo”. Al centro della denuncia c’è lo svolgimento del consiglio comunale, in cui secondo la minoranza “non viene consentito di affrontare temi di attualità”. Dopo vari tentativi di mediazione falliti, sfociati con l’uscita durante il consiglio comunale di ieri, l’opposizione chiederà un incontro con il Prefetto.
L’iniziativa è stata annunciata questa mattina (22 aprile) dall’ex candidato sindaco Salvadore Bartolomei (Lega), Domenico Caruso (Lega), Matteo Scannerini (Forza Italia) e Matteo Petrini (Fratelli d’Italia). Assente il M5s, ma comunque unito nella protesta.
“Abbiamo cercato di evitare questo momento in tutti i modi – esordisce Bartolomei -, cercando un dialogo all’interno delle commissioni consiliari e in consiglio comunale: non ci siamo riusciti. Il comune di Capannori ha raggiunto un altro primato: ci sono 135 atti, 52 interrogazioni e 83 mozioni, che aspettano di essere discussi. La prima interrogazione è ferma da giugno 2020, la prima mozione da ottobre 2019. A questa velocità per smaltirle tutte servono due anni, in cui è prevista la fine del mandato. È chiaro che sia un fatto indecente, vergognoso e offensivo che va a penalizzare l’opposizione: l’odg viene politicamente utilizzato contro di noi, ci viene impedito di stare nell’attualità. Ieri ci doveva essere un consiglio comunale con la discussione di una mozione del consigliere Petrini del 2019, ci siamo rifiutati di partecipare”.
“All’opposizione vengono negate due ruoli fondamentali: quello del controllo – alle interrogazioni non ci viene risposto – e quello di indirizzo, con le mozioni indietro di due anni dopo un anno e mezzo di amministrazione – prosegue Bartolomei -. Adesso basta: non abbiamo mai visto un odg così lungo, forse siamo i numeri uno in Italia. Abbiamo già scritto al Prefetto e ci sono stati dei leggeri miglioramenti da parte della maggioranza. Non sappiamo se c’è stato un intervento. Ma adesso la situazione è peggiorata. Ci mettiamo a disposizione del Prefetto per un aiuto. Speriamo in un dialogo per la risoluzione del problema. Vedremo”.

Anche Scannerini attacca la maggioranza: “A Capannori c’è un serio problema di efficienza dell’aula del consiglio comunale, ci viene impedito di affrontare temi di attualità. Ci sono ben 135 atti fermi all’odg. Abbiamo formulato numerose proposte per risolvere il problema: l’ultima è quella di far scegliere ad ogni gruppo consiliare la mozione che più preferisce, fare un’inversione mettendo in primo piano quelle più attuali. Abbiamo anche chiesto una capigruppo ad hoc per discutere: inizialmente parte della maggioranza sembrava propensa a ciò, poi non se n’è fatto nulla. Sembra che non ci sia margine di mediazione. Il tutto è sfociato nella protesta di ieri: non riusciamo a lavorare, così abbiamo deciso di abbandonare la seduta del Consiglio. La maggioranza non risponde nemmeno alle interrogazioni scritte: il termine dei 30 giorni è ampiamente scaduto”.
“Le prerogative dell’opposizione sono interrogare l’amministrazione e proporre azioni utili per la comunità. Ad oggi la maggioranza ci impedisce tutto ciò – afferma Petrini -. La colpa principale, lo ribadiamo, non è nella figura del presidente del consiglio comunale. Nessuno risponde alle interrogazioni, per le mozioni è ancora peggio. La maggioranza, inoltre, non ci permette di discutere sull’attualità. La richiesta fatta in capigruppo non è così assurda, ovvero quella di discutere in commissione e scegliere le mozioni da approvare insieme, anche con qualche modifica. Forse c’è l’ordine di bocciarle tutte. La maggioranza parla di Biden e Trump, noi chiediamo di discutere su temi più vicini come il viale Europa o la figura dello psicologo in farmacia. Il consigliere Ceccarelli ci ha detto che la maggioranza aspetta da tempo la lista delle mozioni dell’opposizione, come se fossero la mamma e noi il figlio da correggere. Sentirci considerati così non ci sta bene. Angelini più volte ha detto che va tutto bene perché in consiglio comunale vengono approvate le delibere. Me non funziona così: il Consiglio è diventato un salotto della maggioranza. Il consigliere Lencioni ha dichiarato che la colpa non va data al presidente del consiglio, ma alla maggioranza. Noi ci chiediamo: il presidente è ostaggio delle decisioni della maggioranza o è super partes? Adesso basta – si sfoga Petrini – ci siamo rotti i coglioni. L’opposizione unita chiederà un incontro al Prefetto, questa situazione deve finire”.
Sul tema interviene anche Caruso, presidente della commissione controllo e garanzia: “C’è un enorme arretrato in consiglio comunale e la maggioranza si rifiuta di partecipare alla commissione per la verificare il suo corretto e regolare svolgimento. La maggioranza impedisce alla opposizioni di far sentire la propria voce. Anche il presidente del Consiglio deve dialogare con l’assemblea, non rimanere in silenzio, e adottare dei provvedimenti per il corretto svolgimento dell’assise. C’è un grave vulnus: anche io ho presentato 3 mozioni di stretta attualità, su vaccini e aperture in sicurezza, ma non sappiamo quando verranno discusse. Questi atti vanno discussi ora, tra mesi non hanno più valore. Sono state lese le prerogative dell’opposizione e non sono stati adottati provvedimenti per porre rimedio alla situazione”.

“I consigli comunale durano anche 5 ore – tuona l’opposizione in coro -, è un salotto della maggioranza. Si sta anche due ore su una delibera già presentata in commissione. Il consiglio comunale non è del Pd”.