Campagna vaccinale in Toscana, Rifondazione Comunista presenta esposto in procura

Avviata anche una raccolta firme per chiedere le dimissioni del presidente della Regione Eugenio Giani e delle sua giunta
In tutta la Toscana e anche a Lucca, si è tenuto oggi (23 aprile), in piazza san Michele sotto il Loggiato Pretorio, un incontro di Rifondazione comunista, in cui sono state illustrate delle iniziative intraprese nei confronti del presidente della Regione, Eugenio Giani e della sua giunta. L’iniziativa di carattere regionale, ha come oggetto un esposto che Rifondazione Comunista ha presentato alla procura, di fronte ai problemi che si sono venuti a creare durante la campagna vaccinale.
Secondo il partito, “il disastro è evidente dal momento che siamo l’ultima regione d’Italia per la vaccinazione delle persone anziane e dei soggetti fragili, ed è una responsabilità politica della Regione come conseguenza delle scelte operate”.
“Si è scatenato un assalto alla diligenza – lamenta Rifondazione comunista – dove sono state vaccinate categorie di persone più forti e meno a rischio. Più forti a resistere al virus ed evidentemente più forti a fare pressione politica, ottenendo corsie preferenziali senza nessun criterio scientifico”.
Un caos che, secondo Rifondazione, è stato causato da procedure di prenotazione di vaccini assurde e complicate, la mancanza di liste di “riservisti” a cui dare le dosi avanzate a fine giornata e all’assenza di protocolli precisi. “Tutto ciò – dicono – ha avuto come conseguenza ricoveri e decessi di persone, che avrebbero avuto delle priorità sulla somministrazione dei vaccini, ma che non hanno potuto farli perché le loro dosi sono state destinate ad altre categorie”.
“La campagna nasce dalla consapevolezza di aver potuto evitare la morte di centinaia di anziani, se si fosse proceduto per tempo alla loro vaccinazione – dice il segretario della federazione lucchese del partito di Rifondazione Comunista, Giulio Strambi – Giani e la sua giunta hanno operato delle scelte sbagliate e abbiamo chiesto con un esposto alla procura di Firenze, di accertare eventuali profili penali. Riteniamo inoltre – prosegue Strambi – che anche il governo Draghi non sia esente da responsabilità, per non aver dato alle regioni delle linee precise, muovendosi senza nessun ordine e creando discrepanze tra le varie campagne vaccinali regionali. Sarà la magistratura a stabilire se sono stati commessi dei reati, da parte nostra possiamo valutare politicamente il loro operato e di conseguenza chiedere le dimissioni di Giani e della sua giunta”.
A causa di queste motivazioni, Rifondazione comunista, ritiene che “occorra voltare pagina, la giunta regionale e il suo presidente devono dimettersi. Per questo è stata avviata una campagna di raccolta firme che avverrà sul territorio e online, in cui si chiede la partecipazione dei cittadini per sfiduciare Giani”.
“L’iniziativa di oggi si svolge contemporaneamente in tutta la regione – conclude Giulio Strambi – Rifondazione Comunista è presente su tutto il territorio della Toscana, la campagna firme si protrarrà per qualche mese”.