5G, mozione di Bindocci (M5S): “Serve cautela”

Il consigliere comunale: “Si mantengano i valori di attenzione cautelari”
Il consigliere comunale M5S, Massimiliano Bindocci, presenta una mozione che chiede cautela nella creazione di una rete 5G.
“Ci sono numerose ricerche scientifiche pubblicate sulle più autorevoli riviste – spiega – da cui si evince che se risulta fondamentale la diffusione della banda ultralarga per il Paese, questo non deve avvenire attraverso l’aumento dell’esposizione dei campi elettro magnetici per la popolazione. L’avvento della tecnologia di quinta generazione è importante, ma com un approccio fortemente cautelativo”.
“In particolare – spiega Bindocci – nella mozione si chiede che si mantengano i valori di attenzione cautelari per i valori di campo elettrico di 6 V/m, entro i quali gli studi sperimentali non hanno osservato effetti anomali. Si chiede che si riveda l’articolo 14 del decreto sviluppo Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese prevedendo che la misurazione dei campi elettromagnetici passi dall’attuale media di 24 ore a quella dei 6 minuti nelle ore di maggior traffico telefonico. Ed infine si chiede di finanziare una ricerca indipendente e sperimentale, sulle onde millimetriche del 5G a 26 GHz per approfondire i possibili impatti sulla salute di questa particolare frequenza”.
“Purtroppo ci sono interessi enormi – si spiega -. È fondamentale la connessione e la creazione della rete, ma deve essere sempre salvaguardata la salute delle persone. La mozione nasce su suggerimento di Lega Ambiente che abbiamo raccolto volentieri. Si fa presente che coerentemente lunedì 26 aprile alle 17,30 parteciperò al sit in davanti alla prefettura organizzato da Legambiente e Atto Primo”.