Zucconi (Fdi): “Bolkestein, il governo difenda balneari e ambulanti”

Il deputato: “Non si può liquidare tutto con una norma ponte”
“E’ inaccettabile che un tema di interesse nazionale come la direttiva Bolkestein venga liquidato con una ‘norma ponte’ valida solo per i prossimi mesi, al fine di tentare di passare l’imminente stagione turistica. In Italia sono migliaia le imprese coinvolte, e di conseguenza famiglie, lavoratori, imprenditori: occorreva fin da subito un intervento chiarificatore e definitivo dato che la questione è irrisolta da decenni, con soluzioni definitive per le concessioni attraverso interventi strutturali”. A dirlo è il deputato Fdi, Riccardo Zucconi.
“E così come i balneari, anche gli ambulanti su aree pubbliche hanno condotto per anni una battaglia contro la direttiva Bolkestein per difendere il loro diritto a programmare il proprio lavoro e a non subire la concorrenza sleale di altri competitor nazionali ed esteri e adesso, in piena pandemia, sono costretti a subire il colpo mortale con la messa a bando delle licenze – afferma -. Insomma, anziché aiutarli e sostenerli, si vede bene di accanirsi contro di loro e nonostante la legge nazionale preveda la proroga delle concessioni al 2033, il governo cosa fa? Balbetta diviso su tutto. Non stupiamoci se poi gli operatori del commercio su area pubblica occupano il Grande Raccordo Anulare in segno di protesta come avvenuto ieri a Roma: è segno di una situazione di esasperazione arrivata al culmine dopo anni di incertezze, amplificate dalla crisi dovuta all’emergenza Covid-19.
Come Parlamentare di Fratelli d’Italia, già nel 2018 avevo presentato una proposta di legge firmata anche da Giorgia Meloni che, oltre a prolungare la data delle concessioni, prevedeva l’applicazione della Bolkestein solo per le nuove concessioni e che gli articoli 42 e 49 del Codice della Navigazione venissero abrogati, per consentire che fosse riconosciuto un indennizzo economico a quei concessionari che avessero incrementato il valore del bene demaniale, con investimenti, ristrutturazioni, nuove costruzioni. Il governo si decida quanto prima a difendere concretamente gli interessi e i diritti di migliaia di famiglie italiane che nel corso degli anni hanno speso ingenti risorse ed energie per garantire ottimi servizi ai cittadini e superi definitivamente il vergognoso stato di incertezza a cui hanno ridotto i concessionari e i commercianti ambulanti”.