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Ddl Zan, Fratelli d’Italia: “L’amministrazione si concentri sulle priorità del momento”

3 maggio 2021 | 13:34
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Ddl Zan, Fratelli d’Italia: “L’amministrazione si concentri sulle priorità del momento”

Il gruppo di minoranza: “Questo disegno di Legge è ideologico e tenta di imporre una dottrina distruttiva della libertà di pensiero su temi quali la famiglia naturale, l’educazione morale dei figli, il contrasto a pratiche incivili e vergognose quali l’utero in affitto”

“L’amministrazione si concentri sulle vere priorità del momento e non perda tempo a farsi fotografie per sostenere il Ddl Zan”. Lo dichiara
il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia al Comune di Lucca, in prima linea nelle battaglie portate avanti dai comitati Difendiamo i Nostri Figli del family Day.

“Il ddl Zan -aggiunge il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia – non è una priorità e limita la libertà di pensiero. Questo disegno di Legge è ideologico e tenta di imporre una dottrina distruttiva della libertà di pensiero su temi quali la famiglia naturale, l’educazione morale dei figli, il contrasto a pratiche incivili e vergognose quali l’utero in affitto. Qualunque discriminazione e qualunque violenza sono da condannare ma per quello ci sono già le leggi. Non esiste alcun vuoto normativo che debba essere colmato. Le norme penali ci sono vanno applicate proprio come sta accadendo da anni cogliendo l’occasione per riaffermare con forza che la violenza non è mai tollerabile verso chiunque venga esercitata”.

“I colpevoli di reati di violenza perpetrati contro persone omosessuali, compresi gli autori delle incivili aggressioni più recenti di Napoli o di Roma si trovano in galera come da codice penale vigente – conclude la nota -. Per la sinistra, sia a livello nazionale che locale, le priorità sono Ius soli e Ddl Zan invece di concentrarsi sulla campagna vaccinazione, riaperture, crisi e turismo. Tengono gli italiani chiusi in casa mantenendo un coprifuoco assurdo e si occupano di questa Legge che punta a vietare di esprimere opinioni, ad esempio contro l’utero in affitto, e a portare la teoria gender nelle scuole anche elementari“.