Ok in commissione al regolamento sul trasporto non di linea, ma per gli addetti così non va

Dubbi sulle chiamate dirette ai taxi e sullo stazionamento vietato agli Ncc. Domani la pratica in Consiglio
La revisione del regolamento sul trasporto non di linea ha suscitato numerose polemiche nell’ultima riunione della commissione bilancio. Nella seduta che si è svolta oggi (3 maggio), alcuni consiglieri di opposizione hanno chiesto l’audizione, da parte della commissione, di alcuni rappresentanti delle categorie, che non erano soddisfatti delle modifiche apportate.
L’amministrazione comunale inizialmente aveva dato parere contrario, ma ha poi deciso di ascoltare le categorie in commissione, nonostante ci fosse stata ampia concertazione durante i vari percorsi che hanno portato alla modifica del regolamento. In particolar modo le criticità maggiore dell’approvazione del nuovo regolamento, è la possibilità che viene concessa di chiamare direttamente il tassista senza passare dal radiotaxi, aprendo la strada ad una certa liberalizzazione del settore.
Prima di giungere alle audizioni, è d’obbligo la premessa del presidente Roberto Guidotti: “Nella seduta della commissione bilancio di oggi, andiamo ad ascoltare alcuni rappresentanti delle categorie interessate all’approvazione del regolamento sulla regolazione dei taxi. Questo è un regolamento frutto del recepimento di normative di legge e di un percorso di concertazione con le categorie e di alcune indicazioni dell’autorità di regolazione – precisa Guidotti – Come tutti i regolamenti, si può avere una valutazione soggettiva, l’amministrazione ha fatto una scelta che domani andrà in consiglio comunale. Su richiesta di alcuni consiglieri abbiamo accettato l’audizione di alcune persone che fanno parte della categorie interessate. Una fase di ascolto che consideriamo giusta, ma che non cambierà niente, vista la fase in cui siamo del percorso amministrativo”.
Con queste premesse esposte dal presidente di commissione Roberto Guidotti, si apre l’audizione dei rappresentanti di categoria.
“A quanto mi pare di aver capito, sembra che la bozza sia definita, quindi il mio sarà un intervento rapido – dice l’avvocato SimoneNitrini – La posizione dei tassisti non può essere univoca, perché su molti punti non c’è stata una concertazione con tutta la categoria. Sull’adozione del cellulare da parte dei tassisti occorrerebbe un momento di riflessione in più, si tratta di un cambiamento importante perché Lucca è una città piccola e si potrebbe pensare ad un numero unico. Queste sono le osservazioni che posso fare, quello di proseguire un’opera di confronto con le categorie prima di approvare”.
Antonello Fambrini, rappresentante degli Ncc di Lucca, interviene a nome della categoria: “Sono incaricato dall’associazione Sistema trasporti e sono qui con l’avvocato Mandelli, legale rappresentante. Noi non siamo stati convocati per una concertazione riguardo questo cambio di regolamentazione, abbiamo fatto alcuni incontri con l’assessore Mercanti, ma ci sono quattro punti su cui non siamo d’accordo. Sono due i principali, uno riguarda il ricevimento di chiamate dirette, che è in contrasto con la legge vigente 21/92 che regola il settore taxi, il taxi si rivolge ad un’utenza indifferenziata, nel momento in cui si va a creare un rapporto fiduciario con i tassisti si commette un illecito – spiega Fambrini – Altro punto è sulla sosta e stazionamento degli Ncc sul territorio: c’è una sentenza della consulta che vieta lo stazionamento, perché si rivolge ad un’utenza specifica. D’altro canto se gli Ncc sono in sosta a seguito dello svolgimento del proprio lavoro, per attendere un cliente ad esempio, non devono essere sanzionati e gli deve essere data la possibilità di sostare su suolo pubblico”.
Rincara la dose l’avvocato Mandelli: “Fambrini ha colto i due punti salienti della questione, divieto assoluto da parte dei tassisti di contattare direttamente l’utenza con i cellulari privati: accogliere prenotazioni è già stato vietato e anche il concetto di stazionamento in attesa di commessa, che è vietato ai noleggiatori con conducente. Concordo con il collega Nitrini sul fermarsi e non fare salti nel vuoto sulla comunicazione diretta con l’utenza”.
Alla seduta della commissione bilancio sono stati invitati anche i due rappresentanti lucchesi che svolgono servizio di trasporto con veicolo a trazione animale, Marika Iavarone e Pietro Osenga. Entrambi però dicono di non aver ricevuto nessuna comunicazione da parte dell’amministrazione comunale e che non sapevano nemmeno che la loro categoria fosse coinvolta dalle modifiche al nuovo regolamento.
A spiegare la loro presenza è il consigliere Enrico Torrini: “I due rappresentanti del settore di trasporto a trazione animale, sono stati invitati perché nel regolamento sono citati. Nessuno dei due ha ricevuto il regolamento, era solo per metterli al corrente”.
Prosegue l’audizione Stephano Tesi della Confederazione nazionale artigianato: “Ringrazio di poter partecipare a questo incontro. Ci sono state diverse discussioni e confronti, come Cna confederazione nazionale artigianato per piccole e medie imprese, rappresentiamo tutte le categorie presenti, anche il trasporto di trazione animale, ma anche i tassisti e gli Ncc – precisa Tesi – C’è totale convergenza tra Ncc e tassisti sulle questioni esistenti, abbiamo fatto una serie di incontri nel mese di febbraio 2020, in cui abbiamo concluso il regolamento comunale del 2004, la concertazione si è interrotta a causa del Covid e al cambio dell’assessorato. Abbiamo ripreso le discussioni 16 febbraio 2021, nel mentre però c’è stato l’intervento dell’autorità di regolazione del traffico, che ha posto in evidenza una questione sul rapporto diretto tra taxi e le utenze, su cui noi non siamo d’accordo. L’autorità – prosegue – nasce nel 2018 e ha compito di verificare il servizio di trasporti effettuato, questa autorità sta cercando un ruolo anche nel mondo dei taxi e degli Ncc, ed interviene con delibere pubbliche. In genere, i Comuni dovrebbero chiedere parere preventivo sul regolamento, cosa che Lucca ha fatto. Esiste una comunicazione scritta dall’autorità, in cui si va a chiedere che i tassisti abbiano la possibilità di utilizzare il cellulare per cercare l’utenza. Questo non è un parere, semplicemente una lettera. Il Comune lo ha recepito, ma questo parere va contro la legge del 1992, perché si fa riferimento ad un’utenza non differenziata. Introdurre la possibilità di utilizzo del cellulare è uno stravolgimento della legge, non possono farlo direttamente i tassisti, ma un ente terzo. Questa operazione porta alla liberalizzazione della categoria e alla sparizione del radio taxi, con danneggiamento del servizio, andando verso ad un servizio all’americana”.
“Questione della sosta per gli Ncc – conclude Tesi – sulla base dell’ultima circolare del 2019, si ribadiva il concetto di divieto di fermata e sosta sul suolo pubblico. Anche questa cosa va cambiata, perché è chiaro che se il mezzo è in servizio e in attesa del cliente, può sostare, perché è una necessità legata al suo lavoro. Utile un ripensamento da parte dell’amministrazione nell’accettazione di questo regolamento”.
Una volta che si sono concluse le audizioni dei rappresentanti di categorie, la commissione procede in proprio con la discussione, a prendere la parola è il consigliere Enrico Torrini: “Ho ascoltato con attenzione i rappresentanti delle categorie che ci hanno dato suggerimenti importanti. Spero che questa audizione possa diventare strategica e che se ne possa tenere conto”.
È l’assessora Chiara Martini a prendere la parola: “Il confronto con i soggetti e le problematiche presentate, sono ben conosciute – dichiara – al tempo abbiamo ascoltato l’autorità sull’ampliamento del servizio di taxi, oggi ci invita a recepire la normativa europea, che chiede di liberalizzare le categorie. La cosa più delicata è come verrà disciplinato il servizio in futuro, con la realizzazione di nuovi consorzi, ed è li che si crea difficoltà – spiega la Martini – Sulle fermate e soste, naturalmente è possibile farlo anche per gli Ncc, se si trovano a sostare per una questione di lavoro. L’amministrazione si è inoltre impegnata con delle licenze in più e ci sono elementi positivi, che possiamo trarre da questo nuovo regolamento. Capisco le resistenze da parte di alcune categorie, ma è proprio l’autorità a chiederci di inserire queste modifiche”.
Anche il capogruppio di Fratelli d’Italia, MarcoMartinelli, come Enrico Torrini e quasi tutti i rappresentati delle categorie sentite in commissione, chiede di rimandare la votazione in consiglio comunale: “Abbiamo assistito direttamente al fatto che le due persone che rappresentano i veicoli a trazioni animale in città, non erano neanche informate sulle modifiche al regolamento e questo spetta all’amministrazione farlo. Altro aspetto evidente, è che tutte le categorie hanno manifestato perplessità verso le modifiche a questo regolamento. A questo punto converrebbe fermare l’iter e non portare in votazione il regolamento”.
Per chiarire tutte le questioni presentate interviene il responsabile del Suap Giuseppe Giovannelli: “L’autorità ha presentato due ricorsi con l’avvocatura generale dello Stato al Tar del Lazio, nei confronti dei provvedimenti presi dal Comune di Lucca che ha bandito il concorso per otto posti di tassista, di cui due riservati al trasporto di carrozzati gravi. La legge dice che il cinque per cento delle autorizzazioni siano coperti di automezzi che siano in grado di trasportare i carrozzati gravi, noi a Lucca ne siamo carenti – dice Giovannelli – In realtà il progetto base era quello di elevare il numero di licenze in concertazione con le categorie che avevano espresso parere favorevole. Abbiamo deciso insieme all’autorità che era necessario ampliare il numero di taxi, sulla base di questa volontà siamo andati avanti nel predisporre il bando di otto licenze, due destinate ai carrozzati gravi. Il bando è partito e ci è stato impugnato, noi abbiamo continuato e si sono presentate quattro persone, ma nessuno interessato alle licenze relative ai carrozzati gravi – continua – L’avvenuto ricorso potrebbe inficiare l’inserimento in servizio delle nuove licenze, con gravi conseguenze per l’amministrazione e per le persone che hanno investito in queste licenze. Il ricorso sarà ritirato solo con l’approvazione del nuovo regolamento ed è per questo che vogliamo arrivare all’approvazione prima possibile”.
A margine della commissione così commenta Antonello Fambrini: “L’azione del Comune di Lucca – dice – non riusciamo a comprenderla ma non resterà senza conseguenze. Per prima cosa faremo un accesso agli atti per capire come sono andate le cose. Il Comune sostiene di aver coinvolto le categorie nella gestazione del regolamento e l’accesso agli atti ci consentirà di verificare questa circostanza, visto che nessuno degli operatori da noi sentit ne sapeva nulla fino a qualche giorno fa. Auspichiamo che il Comune torni sui suoi passi viste le palesi violazioni di legge inserite nel regolamento, sia sulla operatività dei taxi sia degli Ncc. Viceversa saremo costretti all’impugnazione nel tribunale competente per difendere un principio molto semplice: la legge è uguale per tutti“.