Ddl Zan, Fratelli d’Italia: “L’educazione civica a scuola già strumento efficace”

Il gruppo: “Si tratta di una legge inutile e pericolosa per l’autonomia dell’insegnamento”
“L’esibizione di Fedez sul palco del concertone del primo maggio, avvenuta senza contraddittorio mediante il servizio pubblico della Rai, è la conferma del furore ideologico del ddl Zan e dell’intolleranza verso tutti coloro che dissentono dal ‘pensiero unico’. Chi è convinto che il Ddl Zan, inasprendo le pene, serva a contrastare comportamenti violenti e discriminatori contro le persone omosessuali non tiene conto delle normative vigenti che si occupano già di punire tali atteggiamenti, purché vengano applicate”. Così la nota del Dipartimento regionale toscano Scuola e istruzione di Fratelli d’Italia.
“Il Ddl Zan introduce sanzioni nei confronti del libero pensiero in fatto di identità di genere, matrimonio, utero in affitto e adozioni, cercando di ‘chiudere la bocca’ a chi non si allinea. Il disegno di legge mira a introdurre una nuova fattispecie di reato, l’omotransfobia, senza definire (perché non potrebbe) i confini del reato e lasciando eccessiva, quindi pericolosa, discrezionalità all’organo giudicante, con il risultato di limitare la libertà di espressione e di pensiero dei cittadini. Offre inoltre l’occasione per introdurre ufficialmente nelle scuole l’ideologia gender come argomento trasversale alle diverse discipline – prosegue la nota di Fdi Scuola – Non serve una legge per parlare di rispetto di sé stessi e degli altri. L’educazione civica serve già abbondantemente a combattere atti di discriminazione, di violenza e a trasmettere i valori del rispetto nei confronti disabilità, della differenza di sesso, genere, colore della pelle o delle identità culturali e religiose. Si tratta, quindi, di una legge inutile e pericolosa per l’autonomia dell’insegnamento, per la quale sono stati sprecati oltremodo tempo ed energie, che potevano essere altrimenti impiegati per risolvere problemi ben più importanti, in questo periodo di pandemia”.