Manifattura sud, comitati e associazioni lanciano la raccolta firme: “Chiediamo solo la partecipazione”

Uniti per la manifattura: “Chiediamo che sia riconosciuto ai cittadini lucchesi il diritto di intervenire con idee e proposte alla rinascita di una parte vitale della città”
Sospendere il progetto Coima e avviare un percorso partecipativo. È con questo obiettivo che nei giorni scorsi diverse associazioni, comitati e aggregazioni cittadine hanno lanciato una raccolta firme sul futuro della Manifattura sud.
“Circa due mesi fa Legambiente e Italia Nostra sezioni di Lucca, con la Rete territoriale dei comitati, numerose realtà sociali e sindacali, varie associazioni ambientaliste e comitati locali hanno presentato al Comune di Lucca una richiesta di sospensione del progetto Coima riguardo alla ex manifattura tabacchi e l’avvio di un percorso partecipativo – ricorda il comitato Uniti per la manifattura – Ad oggi nessuna risposta dal Comune: né ufficiale né ufficiosa. Inaccettabile comportamento che denota totale mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini tutti. A una richiesta scritta e protocollata l’istituzione Comune deve rispondere, anche in senso negativo, ma deve rispondere. Per dovere istituzionale, per buona educazione”.
“Pertanto i firmatari della richiesta ignorata hanno deciso di rivolgersi all’autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione (legge regionale 46/2013). Perché chi a Lucca lavora e vive, tutta la comunità lucchese , deve aver voce nel progetto di riqualificazione dell’immobile e dell’area dell’ex manifattura tabacchi – prosegue la nota del comitato – Perché la manifattura è luogo simbolo, carico di memoria storica e con forte valore identitario; perché si tratta di bene culturale vincolato; perché i cittadini, in quanto tali, hanno diritto di partecipare alla identificazione delle sue funzioni in relazione ai bisogni del territorio. A corredo del progetto partecipativo, che è quasi ‘pronto’, occorre un certo numero di firme di cittadine e cittadini. La raccolta delle firme ha preso il via in questi giorni e sta riscuotendo il giusto consenso. Il progetto non promuove specifici progetti, ma semplicemente chiede che sia riconosciuto ai cittadini lucchesi il diritto di partecipare con idee e proposte alla rinascita di una parte vitale della città. Forma minima di democrazia”.
In città è possibile firmare la raccolta firme alla libreria Ubik in via Fillungo, alla libreria Baroni in piazza San Frediano e all’edicola San Paolino nell’omonima via di fronte alla chiesa.