Giambastiani non ci sta: “Buffet abusivo per l’inaugurazione del centro di ascolto di Veronesi”

Il titolare del bar Tessieri: “Due pesi e due misure: maestro e presenti, fra cui consiglieri regionali, erano senza mascherina”
“Le leggi dovrebbero valere per tutti, ma a quanto pare ad alcune persone sono lasciate certe concessioni, mentre ad altre no”. È lo sfogo di Filippo Giambastiani, titolare del bar Tessieri in via Santa Croce, di fronte alle immagini dell’inaugurazione di un centro ascolto “in cui il maestro Alberto Veronesi – dice – e alcuni consiglieri regionali sono stati immortalati di fronte ad un buffet e senza indossare le mascherine”.
In questi ultimi mesi il locale di proprietà di Filippo Giambastiani, è stato più volte al centro di alcune polemiche a causa delle numerose sanzioni ricevute per il mancato rispetto delle normative anti Covid, costringendolo a quattro chiusure forzate e al pagamento di migliaia di euro di multe.
“Trovo che sia grave soprattutto la presenza del buffet in mezzo alla strada – spiega – quando a noi commercianti è severamente proibito. La stessa politica che adesso si presenta senza mascherina durante gli eventi pubblici, è la solita che si è scagliata contro di me e contro altri in occasione della manifestazione tenuta in piazza Bernardini”.

Durante i festeggiamenti del 25 aprile accanto al bar Tessieri è stata organizzata una manifestazione no-mask, in cui sono state notificate 26 sanzioni per un ammontare di 10400 e una denuncia all’organizzatore per aver svolto una manifestazione pubblica senza alcuna autorizzazione.
“Non voglio essere accomunato a nessuna forza politica di destra – prosegue Giambastiani – Non è così, non sono schierato con nessun partito, anzi, posso dire di essere una persona delusa dalla politica. Molte persone associano i movimenti per le riaperture con i movimenti di estrema destra. Sono movimenti apolitici, io stesso sono un commerciante e non un politico. Io vorrei che sia la destra che la sinistra si accorgesse dei problemi che sta vivendo chi, come me, ha un’attività e di quanto alcune normative vengano fatte senza alcun criterio logico. Ad esempio, per noi non è consentito far sedere e servire i clienti ad un tavolo interno al locale, mentre in autogrill è possibile, perché? Quali sono i criteri per questa scelta”.
“La situazione del bar Tessieri adesso non è delle migliori – conclude Filippo Giambastiani – abbiamo dei lavori di ristrutturazione ad un edificio di fronte che sono partiti in ritardo a causa del mal tempo e non ci consente posizionare tavolini all’aperto. Verso fine giugno la situazione dovrebbe risolversi e a quel punto sarà possibile mettere alcuni tavoli in esterno”.