San Concordio, tanti disagi dopo il crollo della ciclabile. Frigo (FdI): “Il Comune trovi una soluzione”

La responsabile provinciale del dipartimento attività produttive di FdI: “Vivere il quartiere è diventato un inferno”
“Il crollo lungo il percorso della pista ciclabile di Viale San Concordio risale a martedì 11 maggio ma, da allora, niente è stato fatto per cercare di porre rimedio ai disagi che si sono immediatamente creati soprattutto per la viabilità”.
Così Annamaria Frigo, responsabile provinciale di Fratelli d’Italia del dipartimento attività produttive, che esprime solidarietà al quartiere di San Concordio: “La voragine – prosegue – è stata provocata dalla rottura della soletta di copertura del fosso che si trova al di sotto della pista stessa e, rimosse le macerie, la pista ciclabile è attualmente transennata fra l’intersezione fra via Guidiccioni e via Savonarola, lasciando però libero accesso alle abitazioni e alle attività commerciali. Altri punti critici sono stati poi evidenziati, tra cui metà carreggiata di via Guidiccioni all’intersezione con Viale San Concordio proprio all’incrocio del semaforo, punto che è stato transennato con notevoli conseguenze sul traffico. Vivere San Concordio, nelle ore del giorno nelle quali sono aperte le attività, per gli abitanti e coloro che ci lavorano è diventato un inferno”.
“Code interminabili al semaforo – prosegue Frigo – essendo interdetta parte di una corsia, grossi camion che non riescono semplicemente a svoltare, disagi per i genitori che accompagnano i figli nelle scuole del Viale, biciclette che non possono usufruire della pista ciclabile, monopattini che sfrecciano a velocità elevata contromano e i pedoni che devono scegliere tra il pericolo di camminare sopra zone pericolose o farsi investire dai vari mezzi di locomozione. Adesso che i commercianti di tutto il viale cominciavano ad intravedere uno spiraglio di luce dopo le chiusure forzate per la pandemia, questo evento – spiega – rimette in grave crisi un quartiere già martoriato da scelte urbanistiche sbagliate“.
“L’amministrazione comunale – si legge nella nota – deve rispondere velocemente con interventi ad hoc per dare sollievo a tutto il quartiere. Gli abitanti e i commercianti hanno il diritto di conoscere in tempi brevi il calendario dei lavori in modo da potersi organizzare, e soprattutto il diritto che vengano immediatamente risolti i problemi legati alla viabilità. Risposte immediate per dare sollievo a coloro che sono maggiormente coinvolti, come cercare subito di mettere in sicurezza la pista ciclabile, con pedane ad hoc, garantire giornalmente la presenza di vigili urbani al semaforo per regolare il traffico e cercare un’alternativa più decorosa esteticamente ai metri di nastro di plastica a strisce bianche e rosse che delimita le zone interdette. Pensare inoltre – conclude Frigo – a misure economiche concrete per dare qualche forma di indennizzo ai commercianti, che sicuramente avranno una contrazione dei loro guadagni e, in previsione delle serate estive, ad iniziative come mercatini artigiani o piccoli eventi per movimentare le attività dei commercianti”.