Massarosa ultimo atto. L’ex sindaco Coluccini: “Tutta colpa di Angeli”

3 giugno 2021 | 18:12
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Massarosa ultimo atto. L’ex sindaco Coluccini: “Tutta colpa di Angeli”
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Massarosa ultimo atto. L’ex sindaco Coluccini: “Tutta colpa di Angeli”
Massarosa ultimo atto. L’ex sindaco Coluccini: “Tutta colpa di Angeli”

Dure accuse ai quattro consiglieri di maggioranza che lo hanno mollato. Poi l’annuncio: “Mi rimetto in gioco, mi ricandido alle prossime elezioni di ottobre”

“È tutta colpa di Angeli”. Il sindaco di Massarosa, decaduto dopo le dimissioni di massa, protocollate regolarmente, alla conferenza stampa di oggi (3 giugno) accusa il consigliere Giuseppe Angeli di aver agito per interessi puramente personali e non usa mezzi termini.

Interessi personali che, afferma l’ormai ex primo cittadino, avrebbero riguardato la richiesta di un assessorato per un familiare: “Pretendeva che nominassi la sua compagna Danila Aloisi”, ha precisato Coluccini.

Tra le gocce che avrebbe fatto traboccare il vaso ad Angeli, ago della bilancia nella caduta del sindaco,  la rimozione dell’assessora Elisabetta Puccinelli. A far cadere l’amministrazione, come noto, sono state le dimissioni di 9 consiglieri.

“Mi rimetto in gioco – ha poi annunciato –  mi ricandido alle prossime elezioni di ottobre”.

“Sono stato fatto sindaco dal 52% degli elettori, 6537 cittadini votanti, che mi hanno scelto e dato fiducia – ha esordito – Ci tolgono la fiducia e la possibilità di amministrare 4 cittadini. La proporzione tra questi due numeri parla da sola. 

Non mi tolgono la fiducia con un voto in consiglio comunale ma andando a Livorno da un notaio. 

Nello specifico tra i 4 c’è il consigliere Giuseppe Angeli, il cui nobile discorso in Consiglio lo scorso luglio sulla richiesta di cambio di passo dell’amministrazione si è tradotto, nel piccolo quotidiano del giorno dopo, nella pretesa personale che nominassi la sua compagna Danila Aloisi assessore.

 Lo stesso Angeli che ha iniziato la sua carriera politica nel Movimento Sociale Italiano e l’ha conclusa, dopo esser passato per vari partiti, nell’ufficio di un notaio con la delega a rappresentarlo affidata a Silvano Simonetti dei Comunisti Italiani, senza confronto o spiegazioni né con me né con il resto della maggioranza, ma anche questa volta ci ha concesso di sapere la sua volontà solo leggendo i quotidiani”.

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Gli altri tre consiglieri – spiega Coluccini – sono Sisto Dati, Mascia Garibaldi, Lorenzo Ghiara, indagati per tentativo di corruzione atto a mandare a casa la mia amministrazione già lo scorso luglio. Proprio a luglio scorso invece con il bilancio stabilmente riequilibrato abbiamo fatto andare avanti Massarosa dopo il dissesto.

Insieme a loro consiglieri comunisti e Pd che non hanno mai accettato il risultato elettorale fin dal primo giorno, basti pensare nel piccolo che non volevano consegnarmi la fascia tricolore e lo hanno fatto solo dopo gironi, forse poca cosa ma significativa del clima che c’è e di chi lo ha creato. 

Gli stessi consiglieri comunisti e Pd negazionisti del dissesto, perché questo è il punto: voler tentare di spacciare il dissesto per atto politico, per scelta, quando invece è “solo” un grande problema economico e finanziario. 

Il dissesto è stato inevitabile per un semplice motivo: perché c’è, perchè è la realtà, piaccia o non piaccia”.

“Hanno minacciato di rivolgersi a prefetto, procura, Corte dei Conti, Tar – spiega ancora il sindaco uiscente – ma si sa tutti che ad essere sotto indagine, inchiesta o verifica di responsabilità che si chiami è chi ha amministrato prima di me. 

Sono stato accusato di guardare al passato, niente di più falso ho sempre e solo guardato avanti per il bene di Massarosa. Ho trovato una situazione tre volte più drammatica di quella che conoscevo come consigliere, sapevo che era dura ma ho deciso per senso civico, perché così hanno voluto i cittadini di Massarosa di sacrificare tempo ed affetti all’impegno per la mia comunità. Perchè se avessi lasciato con il commissario la scuola di Quiesa non si sarebbe mai riaperta ma sarebbe già stata venduta, così come piscina, campi sportivi ecc, basti guardare a cosa è successo a Viareggio”.

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Perchè senza il bilancio approvato a luglio – dice ancora Coluccini – anche tutte le altre scuole con il commissario sarebbero restate chiuse per le necessità di adeguamenti covid, poichè non ci sarebbero stati i tempi. 

Ho cercato di far pesare meno possibile ai cittadini la situazione inventando ogni giorno possibili soluzioni. Il dissesto non è una delibera ma il disastro di chi ha amministrato e dura finchè qualcuno non lo risolve. Abbiamo fatto in due anni un gran lavoro ma il percorso è ancora lungo. Chi sarà giudicato responsabile del dissesto per dieci anni non si potrà candidare, ecco forse spiegata tanta fretta nel farmi cadere da parte della sinistra.Per questo chiederò al prefetto ed in ogni sede che non si cerchi di abbuiare ancora una volta tutto“.

“Oggi non cado io o la mia giunta, purtroppo è un’altra brutta caduta per Massarosa – conclude – Io non mi arrendo, mi rialzo e mi rimetto a correre”.

Sul tema il commento di Fratelli d’Italia: “Fratelli d’Italia ha fatto, con coerenza e serietà, il massimo in questi due anni per la comunità di Massarosa e a sostegno dell’amministrazione Coluccini – dice il coordinatore provinciale Riccardo Giannoni – che ha riconquistato il Comune dopo i disastri del centrosinistra che hanno di fatto portato l’ente al collasso. Lo ha fatto attraverso il lavoro incessante, serio, preparato della nostra assessore Michela Dell’Innocenti nell’ambito delle deleghe assegnatele dal sindaco e con l’azione del locale circolo territoriale. Ora è necessario guardare avanti e lavorare fin da subito per non riconsegnare il Comune alla sinistra. Lo faremo chiedendo alle forze politiche e civiche che faranno parte della coalizione non solo di sottoscrivere un programma comune amministrativo ma anche un impegno pubblico anti-inciucio e anti-ribaltoni. È intollerabile, per un partito come il nostro che fa della coerenza il suo tratto distintivo e la sua forza, che dei consiglieri comunali tradiscano il mandato elettorale, come accaduto in questa circostanza, determinando la caduta della giunta comunale”.