Ddl Zan, Potere al Popolo: “Basta gioco sporco. Italia Viva prenda posizione”

9 giugno 2021 | 14:38
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Ddl Zan, Potere al Popolo: “Basta gioco sporco. Italia Viva prenda posizione”

Il gruppo lucchese replica anche alle dichiarazioni del senatore Andrea Marcucci

“Il percorso del ddl Zan è giunto a un bivio”. Così Potere al popolo Lucca chiosa sull’atteggiamento di alcuni parlamentari nei confronti del decreto legge contro le aggressioni fisiche e verbali a lesbiche, gay, bisex, transgender, donne e diversamente abili.

“Alcuni parlamentari e intere forze politiche di centrosinistra che l’hanno votato alla Camera, stanno facendo un gioco sporco: dichiarano di essere favorevoli all’approvazione definitiva della legge al senato ma, allo stesso tempo, propongono di trattare con la Lega e Fratelli d’Italia  per modificare il testo – va avanti la nota -. I più attivi su questo fronte sono Italia Viva e il senatore Andrea Marcucci che, recentemente, dalle colonne di Avvenire ha parlato di ‘modifiche chirurgiche’. È un gioco sporco, perché nasconde il vero intento di chi lo mette in pratica: affossare il ddl.  Infatti, se anche una sola parte del testo già approvato venisse modificata al Senato, il Ddl Zan tornerebbe alla Camera e lì rimarrebbe inevitabilmente impantanato. È tempo, quindi, che ognuno si assuma le proprie responsabilità di fronte alla comunità Lgbt e a tutti cittadini che sostengono questo provvedimento di civiltà”.

“Il senatore Marcucci e i vertici lucchesi di Italia Viva hanno il dovere di dire pubblicamente se al senato voteranno il testo così com’è, permettendo al nostro Paese di dotarsi di una legge contro i crimini d’odio che è già presente in quasi tutta Europa (con l’eccezione di Polonia ed Ungheria, dove non a caso le persone Lgbt sono perseguitate e dove governano gli alleati di Meloni e Salvini) o se intendono assumersi la responsabilità di affossare il Ddl, insieme alle destre – prosegue Potere al popolo -. Quanto questa legge sia necessaria e urgente, lo dimostrano i fatti di cronaca che si ripetono quasi quotidianamente. L’ultimo pochi giorni fa: Stefano, 29 anni, abitante a Torino ma originario di Lucca, mentre era in vacanza a Palermo è stato aggredito da dei ragazzi che, in precedenza, avevano insultato lui e il suo compagno perché si tenevano per mano”.