Acqua pubblica, Lucca Civica: “Portiamo avanti la volontà emersa dal referendum”

14 giugno 2021 | 15:04
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Acqua pubblica, Lucca Civica: “Portiamo avanti la volontà emersa dal referendum”

Il gruppo consiliare: “Occorre proseguire con questa buona gestione delle risorse idriche e puntare alla scadenza delle concessioni per ripristinare definitivamente il controllo pubblico dell’acqua”

Sono passati dieci anni dal referendum che vide, anche a Lucca, il 96 per cento dei votanti schierarsi in modo netto contro la privatizzazione dell’acqua. Nonostante il tempo trascorso però, non è stata mai lanciata, a livello nazionale, una strategia per il totale ritorno in mano pubblica delle risorse idriche.

Se a livello nazionale tutto tace, piccoli passi, sono stati fatti a livello locale, come ricordano i consiglieri di Lucca civica.

“Lucca Civica nacque nel 2012 sull’onda dei movimenti arancioni per i beni comuni, e ha preservato questo spirito – spiega il gruppo consiliare -. Nei passati nove anni l’amministrazione di Alessandro Tambellini ha infatti messo al centro della sua azione una oculata gestione della cosa pubblica, fatta unicamente nell’interesse della collettività. I fatti lo dimostrano: nel 2020 Geal ha stanziato 8 milioni di euro per gli investimenti, un numero record. Numerose sono le infrastrutture realizzate o in corso di realizzazione, come il collegamento fognario tra Nozzano e Pontetetto e i fontanelli di acqua buona e potabile nelle periferie. La conferma del sindaco di Lucca al vertice dell’Autorità Idrica Toscana, avvenuta nel maggio 2021, è una garanzia del lavoro fatto”.

“Siamo orgogliosi di essere al centro di questo percorso. Giovanni Lemucchi ha gestito le partecipate nel primo e nel secondo mandato e da quest’anno due donne ricoprono ruoli strategici: Valentina Simi assessora all’Ambiente, e Virginia Lucchesi amministratrice di Lucca Holding – concludono i consiglieri della civica -.Occorre quindi proseguire con questa buona gestione delle risorse idriche, e puntare alla scadenza delle concessioni per ripristinare definitivamente il controllo pubblico dell’acqua, confermando quindi la decisione voluta dai cittadini dieci anni fa”.