La garante per l’infanzia replica a Fdi: “Dimettermi? Ho firmato da libera cittadina”

15 giugno 2021 | 14:10
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La garante per l’infanzia replica a Fdi: “Dimettermi? Ho firmato da libera cittadina”

Elena Baroni: “Questo incarico non può impedirmi di esprimere e sostenere le mie opinioni sempre che non vadano a inficiare il mandato di tutela dell’infanzia e dell’adolescenza che mi è stato affidato”

La garante per l’infanzia e adolescenza Elena Baroni replica alle accuse mosse da Fratelli d’Italia. Il gruppo consiliare ha infatti giudicato “inopportuna” la scelta della garante di firmare il documento a sostegno della candidatura a sindaco di Francesco Raspini, chiedendone le dimissioni.

“Intendo precisare che tale appello è stato da me sottoscritto come privata e libera cittadina, a sostegno di una persona che gode della mia stima e di un programma che sento di condividere – spiega Baroni -. I firmatari dell’appello sono esponenti della società civile e del mondo della cultura non direttamente legati in questo momenti a partiti politici. Io stessa al momento non posseggo la tessera di nessun partito. Ritengo che la libera espressione della propria opinione politica sia svincolata da un incarico che comunque resta e deve certamente restare super partes. Ritengo inoltre che tale incarico non possa impedirmi di esprimere e sostenere le mie opinioni come cittadina, nell’ottica della dialettica democratica, sempre che non vadano a inficiare il mandato di tutela dell’infanzia e dell’adolescenza che mi è stato affidato”.

“Non ritengo dunque opportuno rassegnare le dimissioni, come viene auspicato dai consiglieri di Fratelli d’Italia, soprattutto in questo momento in cui sto iniziando a muovermi e a prendere contatti sul territorio nei limiti dell’incarico che rivesto – conclude Baroni -. Rinnovo la mia disponibilità alla collaborazione e al dialogo proficuo con tutti, già espressa pubblicamente nella commissione consiliare politiche formative giovanili e di genere, cultura e sport, dialogo che auspico proficuo anche con quei consiglieri che hanno ritenuto opportuno questo attacco gratuito”.