Ddl Zan, il Popolo della famiglia: “Gli italiani sono con la chiesa e rifiutano una legge liberticida”

La coordinatrice provinciale riporta le parole di Mario Adinolfi: “Il contesto ora diventa prettamente politico”
“Il popolo italiano è con la sua chiesa e rifiuta questa legge liberticida”. Così la coordinatrice provinciale del Popolo della Famiglia Ilaria Giurlani interviene nel dibattito sul Ddl Zan, tornato centrale dopo il documento inviato dal Vaticano al governo per chiedere di modificarne il testo.
“Questo disegno di legge non è mai stato come gli altri ddl, ha avuto sempre una forte connotazione ideologica sia nei proponenti sia negli oppositori – riporta il Popolo della famiglia sulla scia di quanto affermato dal presidente nazionale del movimento Mario Adinolfi -. La nota della Santa Sede e il discorso di ieri di Mario Draghi hanno trasformato in poche ore il contesto, che ora diventa eminentemente politico. Chi è che ritiene che le osservazioni della chiesa cattolica abbiano un senso rispetto alla comunità nazionale? Chi le considera irricevibili? Chi vuole mantenere un atteggiamento neutrale? Mario Draghi ha scelto quest’ultima strada, e non c’è da stupirsi”.
“Quando Draghi ha affermato ‘questo è il momento del parlamento’ ha inteso inevitabilmente sottolineare che ci sarà comunque un tempo successivo all’eventuale approvazione parlamentare del contestato testo. Quel tempo successivo sarà consegnato alla valutazione di due eminenti giuristi che hanno chi presieduto e chi fatto parte della corte costituzionale: l’attuale ministro guardasigilli Marta Cartabia e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Per inciso, due cattolici – prosegue il portavoce del Popolo della famiglia -. Quando Draghi parla di ‘tempo del Parlamento’ siamo stati solo noi a immaginare maliziosamente un premier speranzoso che l’affondamento nei perigliosi mari del senato possa togliere al governo la gestione di una patata bollente? Di certo i numeri raccontano schieramenti che a palazzo Madama non potranno travestirsi da quel che non sono. Eventuali voti di eletti del centrodestra a favore del ddl Zan sarebbero incomprensibili. E inevitabilmente stigmatizzati. Che l’opposizione faccia seriamente opposizione al Ddl Zan, così chiudiamo definitivamente la questione, spiegando che il popolo italiano è con la sua Chiesa e rifiuta questa legge liberticida”.