Zucconi (Fdi): “Stupito e amareggiato dalle parole del consigliere Dondolini”

1 luglio 2021 | 15:36
Share0
Zucconi (Fdi): “Stupito e amareggiato dalle parole del consigliere Dondolini”

L’onorevole del partito della Melomni prende le distanze: “Ma nessuno può accusarci di misoginia”

“Risse causate dagli short delle ragazze”, l’onorevole Riccardo Zucconi (Fdi) si dissocia ma difende il partito.

“Sono rimasto stupito – dice – ma anche amareggiato, dalle parole espresse dal nostro consigliere comunale Fdi di Viareggio, parole che non rappresentano assolutamente le idee del nostro partito. Prendo dunque le distanze dalle sue affermazioni, che ripeto non sono assolutamente condivisibili e ribadisco con chiarezza che il pensiero di Fratelli d’Italia non è quello”.

Nessuno però – spieda – può accusare Fdi di misoginia, visto che è l’unico partito ad avere una donna come leader, Giorgia Meloni, che da sempre esprime e incarna principi esattamente contrari: la libertà delle donne è dunque uno dei capisaldi della nostra linea politica come il presidente di Fratelli d’Italia  ha dimostrato e impersonificato nella sua vita e nella sua attività politica. Le cause delle problematiche legate ai giovani sono certamente ben altre, come l’abuso di alcool e droghe; lo storico attacco alla famiglia da parte delle sinistre, che le ha tolto autorità ma anche autorevolezza; una ‘cultura del nulla’, dove tutto è consentito e va sempre bene ‘fare quello che conviene’ e non quello che è giusto fare e infine le ideologie politiche, che vogliono i cittadini assistiti come polli da batteria e non liberi di realizzasi, umiliando concetti come lavoro, sacrificio e rispetto”.

“Penso quindi che Marco Dondolini, anche e soprattutto da padre di famiglia quale lo conosco e grazie alla sua storia personale – prosegue Zucconi – dovrà aver modo di spiegare meglio il suo pensiero e anche di scusarsi e sono convinto che lo farà, così da chiarire i concetti espressi che sono anche stati  voglio sottolinearlo, volutamente isolati e strumentalizzati durante il consiglio comunale. Ricordo infatti che in Consiglio si stava discutendo proprio una mozione di Fratelli d’Italia relativa all’aumento del verificarsi di atti di violenza collettiva fra i giovani che, come da noi indicato, deve essere risolto sia aumentando i sistemi di controllo da parte delle forze dell’ordine, sia con una costante opera di educazione familiare, che con un intervento di contrasto di fenomeni simili anche nelle scuole e infine con la severa repressione degli usi e abusi dei giovani rispetto a droghe ed alcool”.

“Questa è la sfida – conclude – è lì che dobbiamo lavorare e in questo senso voglio chiudere con una frase del nostro presidente che bene racchiude questi concetti: “La sicurezza è una precondizione di libertà, lo strumento principe che lo Stato ha per difendere i deboli”. Fra questi ci sono ancora e proprio le donne“.