Assi viari, Raspini: “Una buona progettazione non può ignorare i cambiamenti”

L’assessore ai lavori pubblici sulla nomina del commissario esterno: “Una buona notizia alla quale deve seguire subito una convocazione delle amministrazioni coinvolte”
Dopo l’annuncio del commissariamento degli assi viari, già accolto con favore da alcune associazioni di categoria e forze politiche, a commentare la decisione del governo arriva anche l’assessore ai lavori pubblici Francesco Raspini.
“È una buona notizia che il ministero delle infrastrutture abbia nominato il commissario per gli assi viari lucchesi. Finalmente le amministrazioni locali potranno rivolgersi a un soggetto preciso con il quale discutere di come far recepire, dentro la progettazione definitiva, le richieste che ormai due anni fa sono state formalizzate dai rispettivi consigli comunali – spiega Raspini -. Da allora però non si è più saputo niente, almeno ufficialmente. Per questo ritengo che il commissario dovrebbe prima di tutto convocare le amministrazioni coinvolte dal tracciato per riferire circa la posizione del ministero in merito a quelle stesse richieste. Richieste che, almeno per il Comune di Lucca, erano – e a mio giudizio devono rimanere – dirimenti per il via libera ad un’opera che sia realmente utile. Tanto più dopo che il contesto di riferimento a oggi, luglio 2021, è significativamente diverso rispetto agli anni in cui l’opera è stata concepita. Ed anche rispetto a due anni fa quando la progettazione preliminare è stata presentata pubblicamente”.
“Nel frattempo, infatti, è stato finanziato ed è in fase di progettazione l’asse suburbano, la Provincia ha avviato la procedura di gara per il nuovo ponte sul Serchio, si sta immaginando di spostare l’uscita autostradale di Lucca est nella zona di Mugnano – prosegue Raspini -. È perfino venuto meno il provvedimento che impediva il transito dei mezzi pesanti sul viale Europa di Capannori e che ne rendeva inevitabile il passaggio sui viali di circonvallazione di Lucca. Tutto questo mentre un’azienda importante come Lucart vorrebbe spostare su rotaia un pezzo rilevante della propria logistica, ma incappa in lungaggini di vario tipo. Non voglio pensare che si vada avanti come se nulla fosse, senza un ampio coinvolgimento dei territori e senza tenere conto delle loro esigenze. Soprattutto una (buona) progettazione non può ignorare che molto è cambiato o sta cambiando. E, quindi, facciamo le cose, facciamole presto, ma soprattutto facciamole bene”.