Elezioni 2022, Panchieri (Pd): “Pioggia di candidati nel centrodestra: facciano anche loro le primarie”

Il segretario del circolo del centro storico dei dem: “È una coalizione di destra-destra estrema”
Centrodestra verso le elezioni del 2022, interviene sul filo dell’ironia il segretario del circolo centro storico, Roberto Panchieri.
“La coalizione di destra-destra estrema che si va formando per le elezioni comunali del 2022 – dice – si è riunita nei locali di Difendere Lucca(già sede dei cosiddetti “fascisti moderni” di Casa Pound) per predisporre i tavoli politici per la stesura del programma. Numerose e qualificate le presenze, qualificate le assenze: l’onorevole Mallegni ed il candidato in pectore Pardini. Il 17 luglio i convitati si ritroveranno per far partire il vero confronto programmatico, che immaginiamo si concentrerà soprattutto sui nodi dello sviluppo della città, della sua vocazione culturale all’apertura, dei suoi legami con l’Europa, considerata la numerosa presenza di tedeschi, inglesi, olandesi, che hanno acquistato case e ville dalle nostre parti. Il confronto programmatico sarà lungo e approfondito, ma non mancheranno di certo i momenti in cui si parlerà di candidature a sindaco e di assegnazione degli assessorati“.
“A tal riguardo, visto l’impegno profuso – dice Panchieri – immagino che l’assessorato alle attività culturali non possa che essere assegnato all’esponente di Difendere Lucca, data la rivisitazione storica che ha compiuto negli ultimi tempi. Più elaborata sarà la scelta del candidato sindaco. Ormai si contano 5-6 candidature, ma altre se ne potranno aggiungere. Bisognerà, dunque, inventare qualcosa per dirigere il traffico. Perché non anticipare di un mese il centrosinistra e svolgere ad ottobre le primarie della destra-estrema destra? Sarebbe un bel segnale democratico per la città.- Oltretutto la coalizione destra-estrema destra potrebbe dimostrare la sua capacità di mobilitazione”.
“È un consiglio disinteressato che mi sento di dare – conclude – altrimenti qualcuno potrebbe subdolamente sostenere che gli accordi presi nelle segrete stanze sono solo accordi di potere”.