Manifattura sud, SiAmo Lucca: “Sempre meno trasparente il rapporto del Comune con Coima”

3 luglio 2021 | 10:29
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Manifattura sud, SiAmo Lucca: “Sempre meno trasparente il rapporto del Comune con Coima”

L’ex candidato sindaco Santini: “L’edificio deve rimanere di proprietà pubblica, e serve un parcheggio da mille posti auto, di cui una consistente parte riservata ai residenti”

“Dopo mesi di silenzi e ultimatum non rispettati sulla Manifattura, nello stesso giorno improvvisamente il Comune chiede a Coima che entro il 6 luglio risponda sulle modifiche richieste per la dichiarazione di fattibilità della proposta, e poche ore dopo l’immobiliare di Milano (partner della Fondazione Cassa su questo progetto) risponde che va bene, se però l’ok dell’amministrazione al piano di fattibilità arriverà entro il 30 luglio: sembra una commedia più che un colpo di scena, mentre i cittadini continuano ad essere sudditi e spettatori passivi di scelte non contenute nel programma elettorale”. A fare il punto sugli sviluppi della vicenda è Remo Santini, ex candidato sindaco di liste civiche e partiti di centrodestra, attuale capogruppo di SìAmoLucca.

Vogliamo il recupero del grande immobile, ma con funzioni adeguate, rappresentiamo l’unica forza politica ad aver presentato destinazioni alternative, con una proposta che ruota intorno ad un parcheggi da un migliaio di posti auto di cui una consistente parte riservata ai residenti e poi multisala, biblioteca e un polo scolastico-artistico – commenta Santini – ma continua l’assoluta mancanza di trasparenza da parte della giunta Tambellini. Pochi giorni fa, con un accesso agli atti, ho chiesto tutta la corrispondenza intercorsa negli ultimi mesi tra Comune e Coima, ma mi è stato consegnato un solo documento, con la scusa che le altre erano interlocuzioni informali tra le parti“.

L’ex candidato sindaco entra poi nel dettaglio. “Nel rivendicare il merito di essere stati determinanti in quest’ultimo anno e mezzo nel far rigettare i piani di Coima e Fondazione Cassa che erano palesemente da danno erariale per l’amministrazione, mentre il sindaco andava dicendo in tv che erano buoni – specifica Santini – adesso ci troviamo di fronte ad un’altra giravolta che potrebbe risultare illegale. Perché? È presto detto. Il 25 marzo scorso la giunta ha approvato una delibera con all’interno una controproposta  definitiva che bocciava di fatto l’ultima avanzata dalla cordata milanese. Adesso si scopre che in questi tre mesi di oblio il Comune, rimangiandosi ciò che aveva affermato, ha rimodificato ulteriormente la bozza di convenzione, concordandola probabilmente per le vie brevi con Coima e senza che ce ne sia traccia nei protocolli ufficiali. L’amministrazione Tambellini ha quindi modificato la sua volontà ancora una volta perchè in base alla legge, Coima a quella delibera del 25 marzo non poteva rilanciare ma solo dire sì o no“.

Conclude Santini: “I lati oscuri e le gravi incongruenze aumentano. Tambellini e la giunta di centrosinistra continuano a voler cedere un bene che invece deve rimanere pubblico, avallando lo scippo dei parcheggi esistenti e oltretutto conoscendo bene quello che il privato ha intenzione di realizzare nella Manifattura (negozi per oltre 4mila metri quadrati, stalli per la sosta che non aumenteranno rispetto ad ora e una serie di appartamenti) senza opporsi e indicare invece la propria visione su come il mega edificio dovrà far rinascere il centro storico anziché affossarlo. È il Comune che deve programmare i bisogni, ascoltando anche i cittadini, non il contrario“.