Manifattura sud, Mallegni (Fi): “Abbandonare proposta Coima per inseguire i fondi del Pnrr”

Il senatore di Forza Italia: “Valida l’alternativa proposta da Andrea Bicocchi di utilizzare l’immobile per investire nel settore scolastico”
“La rigenerazione della Manifattura sud, giorno dopo giorno, appare sempre più complicata come i rapporti tra i protagonisti di quel progetto che vede in prima linea amministrazione, Fondazione Cassa di risparmio e Coima”. A tornare sull’argomento Manifattura è il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni che con lo scadere del tempo massimo per arrivare a una conclusione, fa il punto della situazione.
“Personalmente, e a nome di Forza Italia, prima di esprimermi decisi di andare a parlare con i diretti interessati, incontrando quindi il Presidente della Fondazione Marcello Bertocchini e il Sindaco di Lucca Tambellini – spiega Mallegni -. Questo perché è mia abitudine capire bene le cose, e le dinamiche di esse, prima di dire la mia, soprattutto su una vicenda così importante come è la rigenerazione della parte sud della manifattura Tabacchi, pezzo storico della città di Lucca. Dopo tutto questo tempo noto con dispiacere che ciò che mi è stato raccontato non apparteneva alla realtà dei fatti: alla luce delle scoperte emerse, anche grazie a SìAmoLucca, come progetti già esistenti ma tenuti nascosti è inevitabile constatare una gestione quantomeno distratta dell’amministrazione che, ad oggi, si è dimostrata incapace di mantenere un rapporto di fiducia con i cittadini”.
“Probabilmente, visti gli ultimi sviluppi, si dovrebbe prendere in considerazione che il progetto Coima-Fondazione così com’è, non è la migliore opportunità per la città e valutare altre proposte, senza scadere nell’illusione che non ci siano alternative – continua Mallegni -. Un’alternativa valida e che ho trovato interessante è quella di Andrea Bicocchi, che propone di utilizzare la Manifattura per investire nel settore scolastico, in maniera specifica in corsi professionalizzanti legati al settore cartario, auspicando così a formare lavoratori specializzati e dando quindi un’opportunità ai giovani”.
“La proposta di Bicocchi è ben strutturata anche a livello economico: le risorse infatti esistono e corrispondono a quelle del Pnrr per partire e quelle dei fondi europei per proseguire in futuro. In sostanza la proposta si riassume nella creazione di un Its a Lucca: un polo formativo per giovani, un ambiente polifunzionale di grandi dimensioni che riattivi la città – va avanti Mallegni -. Bicocchi è chiaro nella sua proposta: se la ristrutturazione è, infatti, copribile con i fondi del Pnrr per il suo funzionamento è prevista la stretta integrazione con le realtà produttive e della formazione sia tecnica che alta: il 50% dei formatori deve provenire dal mondo del lavoro, il 30% delle ore devono essere svolte in aziende e avendo l’Itis Fermi che è molto apprezzato può essere cercato anche il coinvolgimento anche di Imt”.
“Un posto dedicato ai giovani e alla loro formazione quindi, dove possano specializzarsi in corsi che a Lucca non esistono e che spesso sono presenti solo in altre regioni. Un servizio che guarda al futuro e che mette in mano ai nostri figli quel domani incerto. Se c’è una cosa sicura – conclude Mallegni – è che le alternative ci sono e che alla base di qualsiasi proposta deve esserci l’interesse della città”.